"Io ho vissuto la prevenzione e la lotta antincendio fin da bambina, dato che non solo vedevamo mio padre andare via a tutte le ore nel periodo peggiore, quello estivo, per coordinare il servizio antincendio, ma anche perché è stato un bravo educatore.

Ci ha insegnato tanto, infatti, grazie al suo impegno e dedizione: rischiava la vita, lui, il "toscanaccio" che amava la Sardegna più di tanti altri sardi, e che non capiva, perché alcuni di loro, i piromani, non l'apprezzassero, non la amassero, anzi... Mi si stringe il cuore a pensare al nostro patrimonio boschivo andato in fumo, e alle vittime di questa tragedia.

Mi vengono in mente tanti ricordi: la sala operativa della Forestale diretta da mio padre; le telefonate; la radio accesa che avvisava degli incendi; la stazione antincendio a Monserrato con l'elicottero; i disegni che da bambini si facevano a scuola quando mio padre e gli altri forestali andavano a fare quelli che ora si chiamano laboratori didattici; gli adesivi che da bambini attaccavamo sui libri e sulle cartelle durante la campagna di sensibilizzazione per la lotta agli incendi, e tanto, tanto ancora... Da genitore, ora devo trasmettere la cultura del rispetto del paesaggio e delle ricchezze naturali della nostra meravigliosa isola a mio figlio.

Dobbiamo stare vicini a tutti quelli che quotidianamente lottano e svolgono azione di prevenzione dagli incendi, ma altresì continuare ad informare e formare le nuove generazioni".

 

Tiziana Mori - Responsabile Coopi Sardegna

 

Foto di: Martina Siddi