Oltre a quasi quattro chili di droga, custodivano in camera da letto, in condizioni precarie un candelotto di dinamite che se fosse esploso accidentalmente, anche a causa delle elevate temperature di questi giorni, avrebbe distrutto il loro appartamento e devastato quello accanto.

Due coniugi di Cagliari, assegnatari di un alloggio popolare nel quartiere di Is Mirrionis in una palazzina di otto appartamenti in via Baronia 31, sono stati arrestati dalla Squadra mobile durante una perquisizione antidroga. Gionata Portas, 47 anni, e sua moglie Emanuele Belfiori, 42 anni, entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio, custodivano in casa, probabilmente per conto di qualcun altro, un chilo di hashish suddivisi in panetti, 2,7 chili di marijuana conservati in buste di cellophane, 1,2 chili di gelatina di dinamite con miccia a lenta combustione e detonatore pronti all'uso, un fucile a canne mozze rubato cinque anni fa a Sinnai e una pistola straniera calibro 9 di dubbia provenienza.

Sono stati sequestrati anche 16 proiettili calibro 7,65, quattro calibro 9 e tre calibro 380, oltre a 62 cartucce calibro 15 a pallini e un caricatore rifornito di cinque proietti calibro 9, oltre a oltre 400 euro in contanti, un bilancino di precisione e una bilancia elettronica e un cellulare. Quando i Falchi e gli agenti della Mobile, coordinati dal dirigente Marco Basile, sono entrati nell'abitazione al primo piano, accolti dal marito, la moglie è corsa a nascondere in balcone, avvolte in un lenzuolo, la pistola, una delle buste di marijuana e una parte dei proiettili.

Il suo comportamento non è servito a sfuggire alla perquisizione, ma solo a determinare l'arresto. La coppia è accusata di detenzione di materiale esplosivo, poi rimosso dagli artificieri che ne hanno accertato la pericolosità, armi e droga ai fini di spaccio. Sono in corso le verifiche sulle armi, per accertare se siano state impiegate per commettere reati. Alla perquisizione nell'abitazione ha partecipato anche la Guardia di finanza con un’unità cinofila, alla ricerca di altro stupefacente.