PHOTO
Un riconoscimento «per la qualità dell'opera di divulgazione nel campo dell'archeologia dell'antico Egitto, per la capacità di rendere fruibile, nel rispetto del rigore scientifico, il percorso museale permanente, per la capacità di attrarre un pubblico eterogeneo, per le attività di diffusione del patrimonio culturale del museo in una logica di dialogo con spazi museali e istituzioni di tutto il mondo. Per l'attività costante di studio e di ricerca, per i progetti di revisione e digitalizzazione degli archivi museali, con l’obiettivo di rendere possibile un accesso sempre più libero e virtuale. Per i progetti di inclusione sociale, volti all'accoglienza e al coinvolgimento in progetti speciali di comunità migranti, o pensati per portare la cultura della civiltà egizia 'fuori dal museo».
Con questa motivazione, la giuria ha deciso di assegnare la seconda edizione del premio Stintino per la divulgazione scientifica al Museo Egizio di Torino e al suo direttore Christian Greco.
La cerimonia, in programma sabato 7 luglio alle 18.30 presso il Museo della Tonnara, sarà aperta dagli interventi istituzionali del sindaco di Stintino Antonio Diana, del presidente del Consiglio regionale della Sardegna Gianfranco Ganau e dell'assessore della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Sardegna, Giuseppe Dessena.
Dopo l'intervento del presidente del Consiglio della Regione Piemonte,Nino Boeti, Greco terrà la lectio magistralis dal titolo “Il contesto ritrovato: oggetti protagonisti al Museo Egizio”.
La serata sarà moderata da Luca Bondioli, responsabile della sezione di Bioarcheologia del Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” – Museo delle Civiltà di Roma, componente del comitato scientifico insieme a Piero Cappuccinelli, professore emerito dell’Università di Sassari e accademico dei Lincei, Antonio Diana, sindaco di Stintino, Salvatore Rubino, docente di Microbiologia dell’Università di Sassari, Esmeralda Ughi, direttrice del Museo della Tonnara, Rodolfo Negri, docente universitario di Biotecnologie dell’Università La Sapienza di Roma, Maria Margherita Satta, docente di Antropologia dell’Università di Sassari e Antonio Garrucciu, vicepresidente dell’Associazione della Stampa Sarda.