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"Siamo al teatro dell'assurdo - denuncia il consigliere regionale dei Riformatori Sardi, Michele Cossa - la ASSL di Cagliari decide di incrociare i dati con gli istituti scolastici dopo la scadenza del termine per la presentazione del certificato. Lo avesse fatto prima, come un banalissimo principio di logica organizzativa avrebbe suggerito, decine di famiglie sarde non si sarebbero trovare nella incredibile situazione di essere punite pur avendo fatto vaccinare i propri figli. Oggi si sono viste rifiutare l'ingresso dei figli a scuola e sono pure esposte alle pesanti sanzioni previste dalla legge: vittime unicamente della burocrazia e della disorganizzazione dell'ASSL di Cagliari. La quale aveva fatto circolare la notizia che si sarebbe provveduto alla verifica della situazione vaccinale direttamente con le scuole, tranquillizzando le famiglie, che invece sono state costrette ad un assurdo rush nei giorni immediatamente precedenti la scadenza.
Come se non bastasse, al contrario di quel che dice la Regione non solo non c'è stato alcun potenziamento, ma ambulatori dei quali era stata garantita l'apertura hanno tenuto le porte sbarrate. Inoltre a molti utenti non residenti a Cagliari è stato rifiutato il certificato negli uffici di via Sonnino che ha "riaperto" solo gli ultimi due giorni. Una vergogna nazionale - conclude Cossa - in ordine alla quale Arru deve accertare le responsabilità, così clamorosa che non può passare sotto silenzio. Non è possibile che in questo Paese nessuno risponda di nulla".