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Il futuro dell’ospedale San Camillo di Sorgono è una scommessa che i sindaci della Barbagia e del Mandrolisai non intendono perdere. Sul tavolo da gioco c’è il destino delle comunità già provate da tagli e imposizioni e questa volta la determinazione di portare avanti una battaglia che non sia solo di facciata sembra non voler dare segnali di stanchezza.
Il giorno dell’incontro tanto richiesto quanto sperato con l’assessore della Sanità Luigi Arru è finalmente arrivato e l’appuntamento è stato fissato per questa mattina a Cagliari. I primi cittadini del centro Sardegna, nel corso di una seduta istituzionale, manifesteranno all’assessore la totale contrarietà nei confronti della proposta di riordino della rete ospedaliera presentata dalla Giunta regionale. Parleranno a nome di un intero territorio che chiede a gran voce che il presidio sanitario del Mandrolisai non venga ridimensionato e trasformato in Stabilimento di zona disagiata.
Nelle ultime settimane, nei paesi che ruotano attorno al San Camillo, si sono tenute le assemblee popolari che hanno visto una partecipazione straordinaria di cittadini pronti a rivendicare il diritto alla salute e ai servizi necessari che ritengono di fondamentale importanza per la sopravvivenza delle comunità del centro Sardegna. La forza dei sindaci, questa mattina, si misurerà con la capacità di far capire all’assessore Arru che la proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera, secondo quanto sostengono, non tiene conto dei reali bisogni della popolazione e delle particolari condizioni geografiche del territorio della Barbagia e del Mandrolisai.
<Si tratta di scelte inopportune e inefficaci - dicono in coro i sindaci - perché non produrranno altro che aumenti di costi e disagi per tutti, in particolare per i più deboli>>.
Il primo cittadino di Sorgono Giovanni Arru sottolinea che il San Camillo rappresenta un baluardo di società civile e ribadisce la sua contrarietà al piano di riordino della rete ospedaliera.
<<Incontriamo l’assessore Arru con un solo obiettivo - rilancia il sindaco di Atzara Alessandro Corona -. Quello di tutelare i servizi sanitari del territorio e assicurarci che il San Camillo sia messo nella condizione di essere funzionale alle esigenze di un territorio montano e di chi lo abita. Chiederemo ciò che ci spetta, niente di più e niente di meno. Lo pretenderemo>>.
Per lunedì sette settembre è stata convocata anche la conferenza territoriale socio sanitaria della Asl di Nuoro nella quale i sindaci, alla luce dell’incontro in programma questa mattina, avranno la possibilità di proseguire un serio confronto con l’assessore della Sanità Lugi Arru.