«Passano i mesi, volano gli anni ma del completamento della strada statale 125 Orientale Sarda nel tratto Ogliastrino, e in particolar modo tra i comuni di Bari Sardo e Tortolì non rimane che un cantiere abbandonato a se stesso».

Il comitato Giù le mani dall’Ogliastra questa volta punto il dito sulla viabilità ogliastrina e scrive al direttore dell’Anas Francesco Ruocco, al presidente della Regione Christian Solinas, agli assessori regionali Roberto Frongia (Lavori Pubblici) e Giorgio Todde (Trasporti) al consigliere regionale di minoranza Salvatore Corrias e a tutti i sindaci del territorio. «Una situazione non più tollerabile per un territorio che sistematicamente viene bistrattato e preso in giro da chi invece dovrebbe mettere in atto azioni per far sì che diventi uno dei territori trainanti per l’intera isola».

I componenti del comitato hanno già il dente avvelenato per le pessime condizioni dell’ospedale che sta cadendo a pezzi e ora anche per il cantiere infinito dell’Orientale. «Per altri territori, quando c’è stata la volontà politica, le soluzioni sono state trovate immediatamente. Perché di questo disinteresse per l’Ogliastra? Troppe volte infatti si è annunciato di aver stanziato milioni di euro per il completamento di circa quattro chilometri».

Il comitato chiede: «Con forza e determinazione, non solo dichiarazioni di interesse per la ripresa dei lavori ma di atti concreti e urgenti affinché ciò si realizzi veramente in tempi brevi». Nel lungo comunicato scritto inoltre si legge che:«Come movimento #giulemanidallogliastra non possiamo che continuare a seguire con la massima attenzione e informare gli Oglistrini su ciò che la politica e gli enti preposti dovrebbero fare ma non fanno. Determinati più che mai a difendere in qualsiasi modo il territorio siamo pronti alla mobilitazione generale pur di ottenere quello che da oltre venti anni viene promesso e mai concesso». 

 

Il movimento sostiene che non serve a niente parlare di spopolamento del territorio e altri argomenti per «Buttare a pioggia, soprattutto nei periodi preelettorali, milioni di euro che si disperdono in mille rivoli. Servono subito seri investimenti mirati che portino fuori dallo stato di arretratezza l’Ogliastra al fine di attivare un volano che rimetta in moto tutto il territorio, ormai fermo da anni. Per questo non si può prescindere dalla viabilità», si legge nel documento. Per il comitato è necessario intervenire anche su altre strade del territorio (ad esempio le statali 195 e 389) e su porto e aeroporto. «Siamo stanchi. Il territorio non è stato mai così coeso e cosciente di tale situazione e la misura è ormai colma. Adesso attendiamo risposte e fatti concreti».