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Dopo avergli rubato l’auto, una Porche Cayenne, a Villagrande Strisaili, in provincia d’Ogliastra, e averla incendiata a Siniscola, i ladri del suv, il giorno dopo il furto, avrebbero telefonato a Graziano Mesina, ex primula rossa del banditismo sardo, per scusarsi dell’atto compiuto: "Scusaci, abbiamo sbagliato, non sapevamo che l'auto era tua".
Dunque, non sarebbe un atto premeditato dei confronti di Mesina, quanto piuttosto un’azione di delinquenza comune. Ed è proprio per questo motivo che di fronte al fatto lo stesso Mesina non avrebbe fatto drammi sull’accaduto.
Oggi Mesina, beneficiato nel 2004 da provvedimento di grazia da parte del Presidente della Repubblica, vive ad Orgosolo, in provincia di Nuoro, ed esercita l’attività di accompagnatore turistico nelle montagne del Supramonte.