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I Carabinieri della Compagnia di Nuoro hanno arrestato un 30enne fermato alla guida del proprio veicolo in evidente stato di ebrezza. I militari dell’Arma, impegnati in un servizio di perlustrazione notturno avevano notato un veicolo procedere contromano su una rotonda.
Al fine di scongiurare l’eventualità che il veicolo potesse causare un sinistro stradale, i carabinieri si hanno iniziato l’inseguimento del mezzo che, presumibilmente a causa delle condizioni psico-fisiche del conducente, continuava la propria marcia senza ottemperare all’alt intimatogli dai militari. A nulla è valso l’impiego delle sirene e dei lampeggianti da parte della “gazzella” dei Carabinieri per richiamare l’attenzione del conducente che, infine, veniva bloccato con l’impiego di un’altra pattuglia che lo costringeva ad arrestare la marcia.
Una volta sceso dal veicolo i Carabinieri gli hanno chiesto di sottoporsi all’esame etilometrico che il conducente decideva di non effettuare. È scattata allora la sanzione massima prevista dall’art. 186 Codice della Strada che, al rifiuto dell’accertamento, prevede il ritiro della patente.
Il giovane, molto agitato e contrariato per i provvedimenti presi a suo carico, ha cercato di opporre resistenza ai militari cercando di indurli a non procedere nei suoi confronti. I militari stavano effettuando la perquisizione del veicolo, rinvenendo degli arnesi atti allo scasso che il giovane deteneva illegalmente. A questo punto il 30enne ha insistentemente spintonato i militari e, pertanto, è stato tratto in arresto.
Il Tribunale di Nuoro, con rito abbreviato richiesto dall’arrestato, lo ha condannato a 5 mesi di reclusione per resistenza e porto ingiustificato di arnesi atti allo scasso.
Per la guida in stato di ebrezza il giovane ha invece chiesto che il citato reato venga accertato con giudizio ordinario.