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Gli artigiani sardi scendono in campo nel segno della solidarietà e della condivisione. Doneranno mascherine e camici protettivi agli ospedali dell'Isola.
C'è l'accordo fra Confartigianato Sardegna e ATS a supporto di medici e infermieri per contrastare insieme il coronavirus.
La nota di Confartigianato spiega: "Le imprese artigiane del benessere, cura e salute della persona, alimentazione, ristorazione e pulizia degli ambienti della Sardegna, da oggi, doneranno il proprio materiale, come mascherine, guanti, camici, occhialini e disinfettanti, agli ospedali dell’Isola per supportare il lavoro di medici, infermieri e personale non sanitario in questi giorni così difficili".
"Grazie all’accordo sottoscritto tra Confartigianato Imprese Sardegna e ATS Sardegna circa 7mila imprese, tra acconciatori, estetisti, odontotecnici, centri estetici, produttori di profumi e creme, ristoratori, pizzaioli, baristi, gelatieri, produttori di alimentari e sanificatori, insieme a tante altre categorie produttive chiuse per Decreto, o che hanno visto ridursi al lumicino la propria attività, da questa mattina supporteranno il Sistema Sanitario sardo consegnando i loro dispositivi di protezione".
"Si tratta - prosegue la nota - di prodotti e strumenti certificati che le imprese usano durante le loro attività, nel rispetto di tutte le norme di legge e professionali. Le donazioni confluiranno nel magazzino economale centrale dell’ATS a Cagliari e successivamente verranno ridistribuite in tutti i presidi sanitari della regione".
“Nei giorni scorsi - è il commento di Antonio Matzutzi e Daniele Serra, presidente e segretario di Confartigianato Imprese Sardegna - abbiamo ricevuto molte chiamate da parte d iartigiani che avrebbero voluto donare il materiale sanitario, usato abitualmente nella loro attività, e che ora giace nei magazzini. Da qui l’idea di contattare l’ATS che, nel giro di poche ore, ha accettato la proposta e dato il via libera con una apposita determinazione. E’ questa la Sanità che ci piace e che dovrebbe essere presa come esempio anche per il futuro, passata questa emergenza”.
“Ciò dimostra che se l’attività della stragrande maggioranza delle piccole aziende sarde è stata interrotta o rallentata, al contrario è aumentata la solidarietà verso medici, infermieri, ospedali, ambulanze”.