Il Fai (Fondo Ambiente Italiano) apre le porte eccezionalmente a 1.050 siti al pubblico di tutta Italia, in Sardegna lo fa spalancando altrettanti 5 luoghi di fascino, storia e cultura. Questa mattina, ai giornalisti, è stato dato accesso all’ex aeroporto militare di Elmas, adiacente a quello civile e ad un palmo di naso dalle saline Contivecchi di Macchiareddu, anch’esse visitabili da curiosi e vasto pubblico. Il presidio del 30° Stormo Antisommergibili sarà visitabile nella giornata di domani, domenica 25 marzo, dalle ore 10 fino alle 18. 

L’ACCESSO. A fare da cicerone lungo i viali della caserma, il professor Giorgio Pellegrini, mentre alla presentazione ufficiale erano presenti anche numerose autorità civili e militari: con loro anche Gabor Pinna (presidente Sogaer) e l’amministratore delegato della società che gestisce l’aeroporto Cagliari-Elmas, Alberto Scanu. Non ultima la referente Fai Sardegna, Monica Scanu e il  direttore aeroportuale Enac Sardegna, Marco Di Giugno. Nella giornata aperta al pubblico ci saranno decine di volontari Fai pronti a spiegare cosa si celava dentro l’intero compendio. 

Sogaer ha di fatto  “comprato” l’enorme ex compendio militare e secondo i  vertici della Sogaer, la società che ha in gestione lo scalo, attraverso un tavolo tecnico di idee e suggerimenti, si dovrà trovare una destinazione futura e congeniale a decine tra palazzine, foresterie, alloggi, hangar e magazzini per “evitare il totale degrado e incuria dei luoghi”. Ecco dunque un concorso di idee attraverso un bando con l’apertura a scuole di volo, associazioni per valorizzare questo splendido patrimonio storico ormai in disuso. 

LA STORIA. L’aeroporto militare di Elmas sorge sulle rive della laguna di Santa Gilla, una splendida cornice di grande interesse naturalistico e paesaggistico. È stato il primo scalo sardo per gli idrovolanti e per decenni ha ospitato il 30° Stormo Antisommergibili, la cui attività è terminata nel 2002. I piloti, i meccanici e gli operatori di volo non si aggirano più tra le costruzioni simmetriche e ordinate della “cittadella dell’aria”, tutte le insegne, tutte le indicazioni sono scomparse; ciò nonostante la cittadella continua a vivere! Vive nel ricordo di chi ci ha vissuto e vi ha operato per tanto tempo, vive nei suoni e nei rumori dell’aeroporto civile sorto al suo fianco, vive negli uccelli che solitari e indisturbati pescano i molluschi bivalvi, frantumandoli sul cemento antistante le scale del Circolo Ufficiali, vive per la presenza costante dei pescatori de “sa cocciula niedda”. 

La storia passa, certe pagine vorremmo cancellarle, altre imprimerle per sempre nei nostri cuori. L’aeroporto ha svolto nella storia della Sardegna un ruolo importante e privilegiato, ad esso sono legate le sorprendenti imprese dei pionieri dell’aviazione. Visitare l’aeroporto non ha soltanto il significato di visitare un luogo della storia, ma ci sollecita ad entrare in contatto con le nostre emozioni, le stesse che hanno portato degli uomini normali a compiere imprese eccezionali.