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Ormai ci siamo. L’inverno, quello vero, è in procinto di presentarsi per la prima volta in stagione sul Mediterraneo.
Sebbene in questi istanti le temperature siano ancora relativamente miti, sul comparto europeo sono in atto le prime importanti manovre bariche che sul finire di settimana si tradurranno in un’impennata dell’anticiclone delle Azzorre lungo i meridiani atlantici fino alla Groenlandia con conseguente discesa di aria fredda artica polare lungo il suo bordo orientale verso bassissime latitudini.
Riducendosi sempre più la distanza temporale che ci separa dall’evento freddo possiamo già esprimerci nei primi dettagli per quanto riguarda l’entità del calo termico, la distribuzione/intensità delle piogge e nevicate e la quota neve.
Prima di procedere con l’analisi termica e pluviometrica giornaliera sarà bene ricordare che la Sardegna si troverà ai margini occidentali della colata fredda che avrà come target geografico principale la penisola balcanica dove, a 1500 metri di quota, si raggiungeranno temperature fino a – 15°C.
E’ pertanto inutile, come già anticipato nei giorni scorsi, paragonare il prossimo raffreddamento agli eventi epocali del febbraio 56 e gennaio 85, ben diversi sia per intensità che per durata. Detto ciò, procediamo con la previsione meteo dettagliata (entro i limiti concessi dai modelli matematici ora disponibili) da qui fino alla giornata di domenica.
Giovedì le correnti settentrionali in accompagnamento alla discesa fredda inizieranno ad entrare sul Mediterraneo aggirando la catena alpina dalla porta del Rodano. Si formerà nel corso della giornata un minimo di bassa pressione sul comparto ligure che determinerà un temporaneo richiamo di aria mite in direzione della Sardegna.
Le temperature alla quota di 850 hPa (circa 1500 metri) conosceranno una repentina risalita fino a 8°C sulla Sardegna orientale e meridionale. Al suolo si attendono rinforzi di ponente e temperature miti con picchi fino a 18°C/20°C sulla Gallura, Baronia, Ogliastra, Sarrabus, Sulcis e Cagliaritano.
Ci sarà da attendere solo qualche ora perché già venerdì le correnti si disporranno da maestrale, complice lo spostamento del perno depressionario verso il medio Adriatico e la penisola Balcanica.
Evoluzione questa che decreterà il definitivo ingresso dell’aria fredda con temperature che a 850 hPa si porteranno da valori abbondantemente positivi del mattino fino -2°C della nottata (si oscillerà dai -1°C del Sarrabus fino a – 3°C della Sardegna centro settentrionale). Tuttavia, trovandoci ben lontani da centri depressionari e transiti frontali, non si attendono precipitazioni di rilievo. La sostenuta ventilazione nord occidentale, oltre ad acuire progressivamente la sensazione di freddo, trasporterà con se rapidi corpi nuvolosi che, specialmente sui settori occidentali e settentrionali, potranno produrre qualche piovasco.
Sabato è previsto l’ingresso del nucleo freddo artico con temperature che a 500 hPa (circa 5000 metri) crolleranno fino a – 35°C mentre a 850 hPa l’isoterma dei -4°C, risucchiata dal forte gradiente barico presente a tutte le quote, abbraccerà buona parte della Sardegna centro settentrionale (con fugaci apparizioni dei -5°C). Durante la giornata il forte gradiente termico quota/suolo (elevato sbalzo di temperatura tra la media troposfera e il suolo/mare) incentiverà l’innesco di linee di instabilità con rovesci e temporali, localmente anche intensi e accompagnati da gragnola, che, sospinti dal forte e freddo maestrale, si muoveranno dal mare di Sardegna verso l’isola.
Per via della circolazione occidentale dominante attendiamo precipitazioni più significative su Sassarese, zone interne della Gallura, Oristanese, Nuorese e Sulcis Iglesiente. Localmente q