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Un progetto che mette insieme endocrinologi e i neurochirurghi di tutta la Sardegna contro il tumore dell’ipofisi. Un pdta (percorso diagnostico terapeutico assistenziale) che parte da Cagliari e si estende a tutta la Sardegna.
L’idea è di Andrea Loviselli (Direttore della struttura complessa di endocrinologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari), e di Andrea Conti che guida la struttura complessa di Neurochirurgia del Brotzu.
L’obiettivo, a detta degli organizzatori, è mettere insieme “Un team di endocrinologi di tutta la Sardegna (Francesca Pigliaru - Aou Cagliari; Nicola Desogus Osp. "Brotzu"; Paolo Epaminonda - Assl Cagliari; Giuseppe Fanciulli e Francesca Badessi - Aou Sassari) che si confronti e collabori con radiologi, oculisti, otorinolaringoiatri, neurologi, radioterapisti sulla patologia tumorale ipotalamo ipofisaria, in particolare Acromegalia e Sindrome di Cushing”.
A finalità è anche quella di promuovere l'informazione anche tra i medici di famiglia per arrivare a una diagnosi più precoce, illustrare le strategie di trattamento e garantire ai pazienti sardi uno standard di diagnosi e cura ottimali, nell'ambito della regione.
“Si tratta di patologie che hanno un alto impatto sulla qualità di vita – hanno sottolineato Francesca Pigliaru e Nicola Desogus , – perché possono dare luogo a specifiche sindromi da iperproduzione di diversi ormoni e perché si tratta di tumori che crescono in un punto delicato alla base del cervello con possibile riduzione della vista o interferenze con i centri della fame e della sazietà. Ci sono molte possibilità terapeutiche a disposizione per i pazienti affetti da patologie ipofisarie: la prima rimane, quando possibile, quella chirurgica perché l’intervento del neurochirurgo in presenza di un tumore circoscritto può permettere la guarigione completa. Quando l’opzione chirurgica non è possibile il paziente viene sottoposto a terapia medica e in alcuni casi anche radioterapia”.