Partirà domani la quarta edizione del Cagliari film festival, organizzato dall’associazione culturale Tina Modotti, in collaborazione con Artaruga Centro culturale, Radio Onde corte, Il giardino di Clara e Il mese dei diritti umani organizzato dall’ASARP (Associazione sarda riforma psichiatrica), dedicato quest’anno agli avvenimenti che hanno segnato gli anni Settanta in Italia.

Un primo week end caratterizzato dalla presenza di ospiti di spicco come le registe Annarita Zambrano, da anni residente a Parigi, e Wilma Labate, icona del cinema d’impegno civile italiano ed europeo. Diversi i momenti dedicati a quei personaggi che con la loro opera hanno segnato la storia di quegli anni, come il disegnatore Andrea Pazienza.

Alle 18.00 è prevista l’inaugurazione della mostra collettiva “Le lotte civili del Movimento delle donne”, Un’esposizione, allestita presso lo spazio Artaruga di via San Saturnino/San Giovanni, in cui sarà possibile ammirare quaranta foto recuperate dagli archivi privati della fotografa Marisa Lallai e del fotografo Daniele Longoni. 

Un viaggio nella stagione della contestazione e del movimento femminista a Cagliari. A queste si aggiungono quelle del fotografo Uliano Lucas sulle lotte delle donne in Italia.

La degustazione del Cannonau Eminas, offerto dalle sorelle Melis, anticiperà l’evento delle 19.00 che prevede la proiezione, presso il Cineteatro Sant’Eulalia, di “Assalto al cielo” di Francesco Munzi. 

Il documentario verte parabola di quei ragazzi e ragazze che animarono le lotte politiche extraparlamentari tra il 1967 ed il 1977.  Il tutto sarà anticipato dai tamburi della collettiva TamburA Battenti e dai saluti di Nevina Satta (Fondazione Sardegna Film Commission).

Alle 21.00 è in programma uno degli eventi di punta dell’edizione di quest’anno, cioè la presentazione, per la prima volta in Italia, di “Dopo la guerra”,e sordio al lungometraggio di Annarita Zambrano. 

Il film, che uscirà solo nele mese di amrzo del 2018, parla della storia di un ex militante rifugiato in Francia grazie alla dottrina Mitterand, che coinvolge dopo trent’anni la sua famiglia nelle conseguenze della sua scelta politica. A parlare con il pubblico, oltre alla regista da anni residente a Parigi, anche Alessandra Piras (Direttrice artistica del festival).

Un omaggio ad Andrea Pazienza, in programma alle 19.00, aprirà la giornata del 25. Il documentario, recuperato dagli archivi di Stefano Mordini “Paz ‘77”, è un ritratto di uno dei più grandi autori di narrativa illustrata. 

La serata si chiuderà alle 21.00 con  con la proiezione di “La mia generazione” (candidato a cinque David di Donatello e due Nastri d’argento, e vincitore del Grullo d’oro) di Wilma Labate, che presenterà la sua “fatica” insieme a Pia Brancadori (Circola Alice Guy).

Il fenomeno delle libere caratterizzerà la prima parte della giornata di domenica 26. Alle 19.00, infatti, sarà proiettato “Alice è in paradiso”, documentario di Guido Chiesa sulla storia di Radio Alice (emittente radiofonica degli anni ’70), assoluta protagonista del movimento bolognese.

Questo primo fine settimana del festival si chiuderà, alle 21.00, con un viaggio negli anni di piombo grazie a “Verso sera” che vede, in veste di protagonisti, Marcello Mastroianni e Sandrine Bonnaire.

Il costo del biglietto, per ciascuna proiezione, è di quattro euro (5 nella giornata inaugurale).