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Scuola e università come strumenti di recupero umano e di riscatto sociale: Renzo, attualmente detenuto nel carcere di Cagliari-Uta, ha tagliato il traguardo della laurea in Ingegneria civile, discutendo questa mattina la sua tesi con la professoressa Barbara De Nicolo.
"Grazie, perché oggi mi avete fatto sentire uno come tutti gli altri", ha detto al termine della mattinata.
Un record, ha sottolineato il presidente della Facoltà, Corrado Zoppi, in quanto Renzo ha terminato il corso di studi prima della normale tempistica.
"Un esempio - ha detto Zoppi - di forza di volontà certamente da imitare per tutti i nostri studenti".
Concetto rafforzato dal prorettore per la semplificazione e l'innovazione amministrativa, Pietro Ciarlo, che ha portato i saluti del Rettore Del Zompo: "La determinazione è fondamentale per uscire anche dalle situazioni più difficili. Il percorso di Renzo lo dimostra una volta di più. Per questo abbiamo voluto essere presenti e festeggiare con lui". Il caso di Renzo non rimarrà isolato.
"E' stata fondamentale - ha detto Claudio Massa, responsabile dell'Area educativa del carcere di Uta - la collaborazione con il personale dell'Università. Siamo disponibili a sviluppare insieme un progetto che permetta anche ad altri detenuti di conseguire la laurea".
Soddisfazione anche da parte dell'assessore regionale della Cultura Claudia Firino: "Rappresenta - scrive su Facebook - per le istituzioni, la politica e per la società intera un esempio positivo di riabilitazione che ci obbliga a un sempre maggiore impegno nel sostenere politiche e percorsi di integrazione sociale".
Foto d'archivio