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Lo hanno chiesto stamattina, a gran voce,
manifestando davanti agli uffici della Assl di Oristano, in via Carducci, per chiedere urgentemente l'attivazione all'ospedale San Martino di camere di degenza riservate ai detenuti della casa circondariale di Massama.
Una delegazione di agenti della Polizia Penitenziaria di più sigle di categoria sindacale, (Sappe, Osapp, Uil-Pa, Sinappe, Uspp, Cisl, Cgil e Cnpp), hanno avuto un incontro col dottor Meloni (Ats Sardegna Oristano), al quale hanno illustrato come spesso possa capitare che un comune paziente si trovi nel letto a fianco un pluriomicida o affiliati alla criminalità organizzata, condannati all'ergastolo ostativo o detenuti in regime di 41 bis: "Abbiamo avuto un positivo riscontro durante il sit in - ammette acneme anche degli altri colleghi sindacalisti, Michele Cireddu, segretario Uil Pa Polizia Penitenziaria - anche perché l'azienda sanitaria ci ha garantito che su questo presidio sanitario saranno attivate immediate procedure per garantire spazi adeguati e idonei per chi lavora, medici, infermieri e poliziotti e per chi è ricoverato".
Il problema al Santissima Trinità Cagliari
"Su Cagliari, al Santissima Trinità Is Mirrionis invece - tuona Cireddu - il danno è maggiore, perché più e più volte i detenuti accompagnati in quel nosocomio non hanno mai trovato una,sistemazione idonea per la loro pericolosità, sfociata tante volte con aggressioni. Basti pensare - dice Michele Cireddu - che il repartino detentivo al Santissima c'è ma è adoperato ad uso magazzino. Per questo - conclude il rappresentante Uil Pa Polizia Penitenziaria - nei prossimi giorni saremo sotto il palazzo del Consiglio regionale di via Roma a protestare per una urgente presa di posizione di Asl e mondo politico".