PHOTO
La vita è un foglio bianco dove scrivere la nostra storia. E se uniamo la libertà di essere con la creatività tutto si trasforma magicamente in un'opera d'arte da raccontare.
Questa è la cornice che racchiude i 13 anni di una brillante carriera di Ignazio Pisano, 35 anni di Quartu Sant'Elena, in arte Delya Incruè, una tra le Drag Queen più note e apprezzate nel panorama artistico della Sardegna in un contesto che ancora oggi regala sorrisi e spensieratezza.
Le Drag Queen, per chi non lo sapesse, sono uomini vestiti e truccati da donne, e ci insegnano ad essere chiunque in qualsiasi momento attraverso uno spettacolo di qualunque genere basato sull'ironia ma fiorendo nel rispetto reciproco. Abbiamo incontrato Ignazio per farci raccontare quante emozioni colorano la sua vita da quando è iniziata quest'avventura.
- Quando inizia la passione per le Drag Queen e come nasce Delya Incruè?
L’arte della Drag Queen nasce per gioco in un saggio di danza: una parrucca, un vestito,delle scarpe con i tacchi e via in scena insieme al gruppo delle mamme. Quel giorno lo ricordo con molta gioia. È stata una giornata colma di divertimento. Delya Incruè prende vita proprio in quell'occasione, grazie ai miei insegnanti di ballo. Dopo soli 10 giorni decisi così di partecipare al mio primo concorso “Miss Drag Queen in Sardegna” dove arrivai secondo. Ad oggi sono passati esattamente 13 anni.
- Che personalità ha Delya?
Delya è un pó pazza. Ha sempre una carica di positività, una voglia di divertirsi smisurata e far divertire il suo pubblico.
- Ignazio e Delya hanno qualche caratteristica che le accomuna?
La cosa che accomuna Ignazio a Delya è la voglia di mettersi in gioco e la voglia di fare tante cose. Delya è un tornado. Ignazio è un pó più timido.
- In cosa consiste uno spettacolo delle Drag Queen?
Lo spettacolo viene strutturato preparando delle canzoni italiane, straniere o parodie. È molto vario. Si preparano gli abiti e le parrucche adatte per l'esibizione. Dopodiché si va in scena e quando sei sul palco tutto viene molto naturale e spontaneo. Intratteniamo il nostro pubblico con delle battute e lo coinvolgiamo il più possibile.
- Hai avuto diverse collaborazioni in questi 13 anni. Quali tra queste ricordi con più affetto?
In tutti questi anni ho lavorato sia in Sardegna che oltremare. Delya mi ha dato modo di viaggiare davvero tanto. Ho un bel ricordo con tutte le persone con le quali ho collaborato. Ho avuto modo e ho ancora oggi l'onore di lavorare da tantissimi anni con il mio compagno di viaggio Mario Melis (Drag Queen Velena Costitution Mendez). Ormai nel lavoro siamo una coppia fissa.
- Abbiamo avuto l'occasione di vederti spesso presso il chiosco “La Caravella Rainbow Beach”, nel lungomare Poetto, che ospita e organizza tutti gli anni le serate con le Drag Queen.
Si, quest'anno c'è stato un connubio perfetto tra “La Caravella” unita al “Rainbow Beach” e così facendo si è creata la nostra grande famiglia, dove è presente una titolare e uno staff meraviglioso. In aggiunta vorrei dire che senza Franco e Luca del Rainbow non sarebbe stato possibile formare una grande stagione che vede sul palco anche tutte le mie colleghe di una vita.
- Un altro locale molto conosciuto dove intrattieni il tuo pubblico con Delya è il “Notevole” a Quartu Sant'Elena. Più che uno staff ad accoglierti c'è un’altra grande famiglia .
Si esattamente. Al “Notevole” seguo la direzione artistica sia per gli spettacoli Drag che per esibizioni di tutti i generi. Proprio in questo locale ho avuto modo di conoscere delle ragazze meravigliose, perché non solo lavoriamo in sintonia e creiamo eventi molto belli e seguiti, ma abbiamo anche legato molto in amicizia.
- Per rappresentare il tuo personaggio sono necessari diversi passaggi. Quanto tempo occorre?
La preparazione dura circa 3 ore. Si inizia con il trucco, poi in successione c'è la scelta e l’applicazione delle parrucche affiancata agli accessori vari. Ci vuole molta pazienza e cura, ma i preparativi della vestizione sono fondamentali e vanno curati nei minimi dettagli.
- Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere questo tipo di percorso artistico?
L'unico consiglio che darei è di farlo prima di tutto con il cuore, ma soprattutto di farlo con umiltà. Però, come ho sempre detto, l'arte della Drag Queen bisogna averla nel sangue. Non é semplice fare questo lavoro, costruire un personaggio rendendolo vivo in tutte le sue sfumature, ma se si ha voglia ed entusiasmo il mio consiglio è quello di provarci.
- Hai dato vita ad un progetto che si chiama “Squola Queen”. Di cosa si tratta?
“Squola Queen” nasce per chi ha l'aspirazione a diventare una nuova Drag. In questo contesto hanno la possibilità di mettersi in gioco. Stare su un palco e divertirsi è un modo per imparare l'arte delle Drag Queen. Ormai è 4 anni che porto avanti questo progetto e ogni anno nascono nuovi talenti.
- Hai qualche progetto per il futuro?
Decisamente si. Sto preparando, con l'aiuto di un'amica, un progetto molto bello che avevo già in mente da tanto tempo. Un qualcosa che prenderà vita molto presto. Per ora però non dico nulla.
Abbiamo voluto coinvolgere in questa intervista due persone che ti seguono con molto affetto. Ognuno di loro ha quindi scritto una domanda per te.
Riccardo Puddu:
Come hanno reagito in famiglia alla scelta di rappresentare una Drag Queen?
È stato tutto molto naturale, come se niente fosse. Mia mamma è stata da subito la mia prima fan e ha cominciato a cucirmi i primi abiti. Mi ritengo molto fortunato. Penso di avere una splendida famiglia.
Francesca Vecere:
Cosa rappresenta per te Delya?
Delya per me è la mia metà, la mia ombra e una parte fondamentale della mia vita. Non potrei mai fare a meno di lei.