Nell’ambito della riunione del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica tenutasi questa mattina a Cagliari, in considerazione della necessità di assicurare tanto il rispetto delle regole di cautela sanitaria, quanto di prevenire che episodi di disturbo della quiete pubblica possano degenerare in pericoli per l’ordine e la sicurezza pubblica,  è stato concordato di intensificare i controlli da parte delle Forze di Polizia e del Corpo di Polizia Municipale, specie nei fine settimana, attraverso un programma coordinato di interventi finalizzato a prevenire e contrastare situazioni di illegalità, elevando il livello di sicurezza e, conseguentemente, la sua percezione da parte dei cittadini nei luoghi della “movida”, nei quali occorre garantire adeguati livelli di vivibilità e convivenza civile.

All’incontro, presieduto dal Prefetto Gianfranco Tomao, cui ha partecipato il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, oltre al Questore e ai Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, si è svolto un esame congiunto, sotto il profilo dell’ordine e sicurezza pubblica, della situazione dei quartieri storici di Cagliari.

Tali aree della città, infatti, ancora nell’ultimo fine settimana, sono state interessate da episodi di degrado urbano – quali, in particolare, l'abbandono per le strade di contenitori di bevande e/o bottiglie di vetro, atti di vandalismo, imbrattamento dell’arredo urbano, disturbo della quiete pubblica, nonché episodi di assembramento in violazione delle disposizioni anti Covid 19 – posti in essere, nelle ore serali e notturne, da numerosi frequentatori di quelle zone e dei locali ivi presenti.

Detti fenomeni, oltre a risultare estremamente pericolosi per il rischio di incremento della diffusione dei contagi, hanno determinato un conseguente _–nocumento per la tranquillità dei cittadini e acuito il degrado urbano, con un diffuso malcontento e proteste da parte di numerosi residenti, con pericoli per la sicurezza pubblica e l’incolumità delle persone.

Tali episodi, peraltro, come emerge anche dalle cronache di stampa, sono da tempo frequenti nei centri storici di numerose città italiane, con un ulteriore elemento di preoccupazione derivante dall’esigenza di coniugare la comprensibile volontà di molti giovani di godere delle ritrovate opportunità offerte dal venir meno delle misure più restrittive di contenimento della pandemia, in conseguenza dell’inquadramento della regione in “zona bianca”, con quella di continuare a mantenere elevata l’attenzione sul rispetto di alcune prescrizioni, quando richiesto, quali l’uso di dispositivi di protezione individuale e il mantenimento di un adeguato distanziamento interpersonale.

I servizi previsti si inquadrano nell’ambito di una strategia pienamente condivisa con l’Amministrazione comunale, con l’obiettivo di consentire alla cittadinanza di riappropriarsi di alcune aree, coniugando il legittimo diritto dei cittadini di poter godere di momenti di socializzazione e di svago, nonché agli esercenti dei locali pubblici rispettosi delle regole lo svolgimento delle attività commerciali, con l’esigenza di assicurare ai residenti condizioni di normale vivibilità.