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La variante inglese si diffonde sempre più nel centro-Nord Sardegna. Dopo il focolaio rilevato a Bono, finita in zona rossa fino al 6 marzo dopo l'ordinanza del sindaco Elio Mulas, numerosi casi sono emersi in Gallura (a Olbia e La Maddalena), uno ad Alghero, cinque a Nuoro, con ulteriori otto casi sospetti della cosiddetta variante del Kent. A Bono i positivi sono in tutto 36 e un centinaio le persone in isolamento.
"Essendo così contagiosa, purtroppo c'è da aspettarsi altri casi", spiega il virologo Andrea Crisanti, coordinatore della campagna Sardi e sicuri. La variante inglese ha infatti una capacità di trasmissione superiore del 50-70%.
Ministero e Iss hanno individuato le zone rosse locali in paesi o quartieri come unica risposta al fenomeno. "La Sardegna - osserva Crisanti - ha ottime possibilità di diventare Covid-free, ma la variante mette in pericolo il raggiungimento dell'obiettivo. Ora è necessario regolamentare gli ingressi e bloccare la mobilità parzialmente per due o tre settimane". Sulla variante inglese, spiega Crisanti, "va utilizzato il tampone molecolare", i tamponi rapidi non bastano.