La percentuale di pazienti Covid nei reparti ospedalieri di area non critica rispetto al totale dei posti disponibili cresce. Si registra infatti un aumento dell'1% in Basilicata (col raggiungimento del 13%), in Calabria (19%), in Sardegna (15%) e Friuli Venezia Giulia (9%). Stabile al 23% in Sicilia, dunque ben oltre la soglia limite fissata al 15%. È quanto emerge dai dati del monitoraggio giornaliero dell'Agenzia Nazionale dei servizi sanitari regionali (Agenas), che confronta i dati di oggi, 6 settembre, con quelli di ieri.

Cresce in quattro regioni, a livello giornaliero, anche il tasso di occupazione delle terapie intensive da parte dei pazienti Covid: nella Provincia Autonoma di Bolzano (7%), in Puglia (5%), in Sardegna (14%) e in Veneto (5%). In Sicilia resta stabile al 14%. In questo caso la soglia è stabilita al 10%.

Questi i valori di occupazione dei posti Covid rispettivamente in terapia intensiva e nei reparti di area medica in tutte le regioni e province autonome: Abruzzo (2% e 6%), Basilicata (3% e 13%), Calabria (8% e 19%), Campania (5% e 9%), Emilia Romagna (6% e 5%), Friuli Venezia Giulia (9% e 4%), Lazio (7% e 7%), Liguria (4% e 4%), Lombardia (4% e 6%), Marche (10% e 6%), Molise (0% e 7%), Pa di Bolzano (7% e 5%), Pa di Trento (0% e 3%), Piemonte (3% e 3%), Puglia (5% e 8%), Sardegna (14% e 15%), Sicilia (14% e 23%), Toscana (10% e 8%), Umbria (8% e 7%), Valle d'Aosta (0% e 1%), Veneto (5% e 3%).