“Abbanoa risulta essere a oggi l'unica azienda, fra quelle che rivestono una certa rilevanza, anche strategica per la stessa Regione, che non ha avuto alcun confronto con i sindacati di categoria, né per stabilire un percorso condiviso per evitare la diffusione del coronavirus fra i lavoratori, in linea con il protocollo su salute e sicurezza firmato con il Governo nazionale il 14 marzo scorso, né per discutere le modalità più opportune per governare la flessione di lavoro conseguente all’attuazione delle misure anti-covid”. La denuncia arriva dai segretari regionali Filctem, Femca e Uiltec, Francesco Garau,

Marco Nappi e Pierluigi Loi che, mettono sotto accusa anche l’operato della Giunta regionale: “Continua a rinviare le nomine dei vertici Abbanoa nonostante sia fondamentale, soprattutto in un momento di emergenza come questo, avere una guida autorevole che garantisca, prima di tutto, le prescrizioni sulla salute e sicurezza, poi gli aspetti contrattuali legati a mansioni e professionalità, così come la garanzia del salario”.

“Al contrario – proseguono i segretari - l’attuale Direzione aziendale, non solo ha lasciato trascorrere un mese prima di confrontarsi con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ma non ha poi fatto sapere quali decisioni intenda attivare e, al momento, non risulta costituito il Comitato di sorveglianza sanitaria previsto dal protocollo nazionale”.

A peggiorare ulteriormente la situazione c’è stata la comunicazione, con una lettera ai lavoratori datata 9 aprile, dell’attivazione di un ammortizzatore sociale (Fis) per circa 300 persone: “L’azienda, nonostante avesse annunciato il loro coinvolgimento in una comunicazione del 31 marzo, non si è poi confrontata con i sindacati, a oggi non si conosce con esattezza né il numero esatto dei lavoratori coinvolti, né la durata, né la ripartizione oraria, né qualsiasi altro elemento conoscitivo in merito” hanno detto Garau, Nappi e Loi sottolineando che “si tratta un atteggiamento inaccettabile che sta generando il caos totale e un diffuso malcontento fra i lavoratori.
È inoltre necessario che i Comuni provvedano al pagamento di quanto dovuto perché non è accettabile che i conseguenti problemi di bilancio si scarichino sulle spalle dei lavoratori che continuano a operare per garantire il servizio”.


Per tutte queste ragioni Filctem, Femca e Uiltec chiedono alla Giunta un incontro urgente, anche con i Comuni soci di Abbanoa, per favorire un intervento “che ripristini la normalità amministrativa e gestionale in un’azienda che gestisce un servizio pubblico essenziale e per darle certezza di bilancio”. Le categorie, vista la gravità della situazione anche dal punto di vista della salute dei lavoratori, non escludono il coinvolgimento del Prefetto di Cagliari.