La Sardegna, sempre più isolata da ieri per il blocco dei trasporti marittimi, piange oggi i sui primi due morti, a due settimane dalla conferma dell'arrivo dell'epidemia da Covid-19. I casi sono saliti a 80 col passare delle ore, con un crescendo fra gli operatori sanitari degli ospedali di Sassari e Cagliari. LA 

MORTE DEL 1° PAZIENTE. La giornata, si e' aperta con la notizia che piu' si temeva, anche se la famiglia era stata allertata gia' da ieri sera: la morte del paziente 1. Era un imprenditore molto conosciuto Cagliari, Carlo T., 42 anni: gestiva un locale in centro e si era ammalato al rientro dalla Fiera della birra di Rimini dal 15 al 18 febbraio scorso, dov'era stato per lavoro. Dopo la notizia del contagio, accertato ai primi di marzo dopo il ricovero all'ospedale Santissima Trinita' di Cagliari avvenuto il 29 febbraio, in citta' si era scatenata la caccia all'untore. Qualcuno aveva diffuso sulle chat whatsapp foto del giovane imprenditore e del locale, rendendo identificabili lui e la sua famiglia. In realtà, Carlo T. non aveva piu' messo piede nel suo storico pub dopo il rientro in Sardegna: aveva fatto una tappa ad Alghero e poi era andato a casa. Le sue condizioni si erano aggravate per i sintomi di una polmonite batterica, ma il contagio da Covid-19 non e' stato riconosciuto immediatamente, tanto che dal paziente 1 il virus si e' diffuso a operatori sanitari venuti a contatto con lui nei primi giorni: tra loro, due soccorritori del 118 che l'avevano raggiunto a casa per portarlo in ospedale e un infettivologo. La moglie e il figlio piccolo, che non ha ancora compiuto un anno, erano stati sottoposti al tampone e trovati negativi. Per loro era scattata comunque la misura dell'isolamento domiciliare. Nel frattempo, Carlo, intubato, lottava contro una polmonite batterica e da Covid-19. Le sue condizioni sono diventate sempre piu' critiche, tanto da indurre i medici a sottoporlo a dialisi. 

I 'FOCOLAI' NELL'ISOLA E IL 2° DECESSO. Nel frattempo, da altri focolai 'importati' dalla penisola dopo viaggi di lavoro, in particolare la partecipazione a un convegno a Udine, il contagio ha toccato tutte le principali citta' della Sardegna: degli 80 conteggiati, gli ultimi tre sono stati riscontrati fra operatori sanitari di Cagliari, altri 26 solo a Sassari, da dove oggi è arrivata la notizia del secondo decesso. La vittima aveva 81 anni ed era cardiopatica. L'anziano era stato inizialmente ricoverato nel reparto di Cardiologia dell'ospedale Santissima Annunziata di Sassari e poi trasferito in quello di Malattie infettive. Cordoglio per i familiari delle vittime e' stato espresso dal presidente della Regione, Christian Solinas, dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, e dall'assessore alla Sanita' Mario Nieddu. 

OSPEDALI VIETATI AI VISITATORI. L'Aou di Sassari ha limitato l'accesso ai visitatori, che saranno comunque obbligati a indossare le mascherine di protezione. La Assl di Olbia, invece, ha vietato l'ingresso ai familiari dei pazienti, salvo particolari situazioni da autorizzare. Lo stesso ha disposto la direzione dell'ospedale Santissima Trinita' di Cagliari. Al Santissima Annunziata di Sassari e' stato chiuso il reparto di Cardiologia, a Cagliari, all'ospedale Brotzu, quello di Urologia, dove sono ancora in corsi i tamponi sul personale. 

STOP PASSEGGERI FINO AL 25 MARZO. Intanto, fino a stasera gli imbarchi gia' programmati in entrata e in uscita dai porti della Sardegna sono autorizzati, dopo il decreto del Mit che blocca fino al 25 marzo i viaggi dei passeggeri via nave verso l'isola e limita quelli aerei al solo collegamento Cagliari-Roma Fiumicino e viceversa. La stretta, richiesta dalla Regione, e' seguita all'esodo nell'isola, le scorse settimane, di migliaia di connazionali dalle regioni del Nord Italia piu' colpite dal Covid-19. Oggi i voli programmati sull'unico scalo aeroportuale ancora aperto in Sardegna, quello di Elmas, sono in tutto cinque, di cui due ancora per Milano. 

LE DEROGHE PER I CASI ECCEZIONALI. L'ordinanza con cui il presidente Solinas ha attuato il provvedimento del ministero dei Trasporti prevede che gli spostamenti in deroga da e per la Sardegnapossano essere autorizzati, previa comunicazione sul sito della Regione e con un'autocertificazione allegata, per "comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità; spostamenti per motivi di salute; rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza".