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L’allarme Coronavirus rischia di mettere in ginocchio le filiere turistiche sarde, comprese quelle algheresi.
La stagione turistica è ormai alle porte (Pasqua è il 12 aprile), ma le aziende devono fare i conti con cancellazioni, marzo e aprile, e mancanza di nuove prenotazioni che rischiano di avere grosse ripercussioni non solo per le strutture ricettive, ma anche per i lavoratori.
Una situazione, questa, discussa nel corso di un incontro tra il Comune di Alghero, rappresentato dagli Assessori comunali Giovanna Caria, Marco Di Gangi e Giorgia Vaccaro, e i rappresentanti della filiera alberghiera ed extra-alberghiera Stefano Visconti, Elisa Fonnesu e Liliana Piras.
Tra le problematiche portate all’attenzione dell’Amministrazione è la revisione dei programmi, con l’inizio della stagione posticipato a fine di Aprile, mentre quelle aperte tutto l’anno stanno tentando di fronteggiare la situazione dando ferie anticipate ai dipendenti in attesa di capire quali sviluppi ci saranno.
“Stiamo letteralmente navigando a vista e, nonostante la speranza che la situazione si risolva positivamente nel giro di poco tempo, nessuna certezza abbiamo ancora su quello che ancora può succedere qui e nei mercati di riferimento, perché noi siamo soggetti anche alla diffusione del virus nel resto d’Europa e del Mondo”, hanno dichiarato.
L’amministrazione, dal canto suo, ha ribadito l’importanza che tutti i cittadini e gli imprenditori rispettino le disposizioni previste nei decreti emanati sia a livello nazionale che regionale e non intende lasciare soli gli operatori del tessuto economico locale
A suo modo di vedere, “Si intendono, infatti, individuare azioni concrete che possano essere utili per aiutare ad affrontare e superare questo momento, nonostante le restrizioni del bilancio comunale. Contestualmente si procederà a monitorare l’andamento delle prenotazioni per poter valutare quali saranno gli effetti negativi sul fatturato del comparto e sul Pil cittadino”.
L’obiettivo sarà anche quello di sostenere tutte le iniziative di respiro regionale e nazionale tese ad incidere in modo significativo sui bilanci delle aziende, quali la moratoria su prestiti e mutui, gli incentivi all’occupazione, l’ampliamento del fondo di integrazione salariale e se necessaria la cassa integrazione in deroga.
La consapevolezza è che bisogna muoversi subito, unendo le forze, sperando che tutto diventi presto un brutto ricordo e ci si possa nuovamente mettere a lavorare per lasciarsi alle spalle questo terribile periodo.