“Nel suo intervento odierno (2 ottobre 2013) al Senato, il presidente del Consiglio ha fatto cenno alla continuità territoriale aerea a costi accessibili, in particolare per la Sardegna.

Ricordo che la Sardegna sta varando una nuova continuità aerea, ma lo sta facendo con risorse proprie, perché nel 2007 i costi furono trasferiti alla Regione sulla base dell’accordo Soru-Prodi, che l’on. Letta ben conosce. Se intende rimediare a un errore del passato – osserva Cappellacci-, allora auspichiamo che dalle parole si passi immediatamente ai fatti concreti: i collegamenti Sardegna-Continente dovrebbero essere percepiti come questione nazionale e non come un problema della Sardegna.

Per questo, al giusto trasferimento delle competenze, che abbiamo esercitato proficuamente varando il nuovo modello della tariffa unica, è necessario che lo Stato faccia seguire anche quello delle risorse”.

Il presidente della Regione si sofferma anche sulla questione relativa ai collegamenti marittimi: “La Regione si è dovuta rivolgere all’antitrust per inchiodare gli armatori alle loro responsabilità per il caro traghetti ed alla Corte Costituzionale per affermare il principio che lo Stato non può fare quello che vuole senza coinvolgere la Sardegna. Abbiamo preso atto della volontà del Ministro Lupi di affrontare la questione, ma la Sardegna non può aspettare. Non ci accontenteremo di una revisione della convenzione perché non accettiamo che i nostri diritti siano affidati a contratti che vengono discussi e stipulati da altri soggetti, restando di fatto in balia dei capricci dei signori del mare. Occorre – ha concluso Cappellacci- trasferire risorse e competenze alla Sardegna".