PHOTO
«Il completamento della Sassari-Alghero è fondamentale per lo sviluppo economico, non solo della Nurra, ma dell’intera Sardegna. Le imprese che rappresentiamo sono fortemente preoccupate per l’impatto negativo che una eventuale interruzione della realizzazione della 4 corsie potrà avere sull’intera provincia di Sassari: pagano le tasse come tutti ed è un loro diritto avere collegamenti sicuri ed efficienti».
È questa la posizione di Confartigianato Imprese Sassari, espresso dalla Presidente Provinciale, Maria Amelia Lai, e dal Presidente della sede zonale di Alghero, Antonio Stellato, in merito allo stop della quattro corsie Alghero-Sassari e al presidio permanente dei Sindaci di Alghero e Sassari.
«Le realtà artigiane, così come il resto delle attività produttive, nonché i cittadini del nord ovest dell’Isola – continuano Lai e Stellato – non potranno e non dovranno accettare questo stop. Per questo, le nostre imprese, si uniranno al presidio permanente che le Amministrazioni Territoriali hanno organizzato per sensibilizzare l’opinione pubblica e il Governo Nazionale».
«Nei prossimi giorni – rimarcano – la nostra Associazione convocherà i propri dirigenti cittadini di Sassari e Alghero, nonché quelli provinciali, per manifestare solidarietà alle Amministrazioni che lottano per la ripresa dei lavori e per organizzare, qualora ve ne fosse la necessità, anche azioni di protesta degli imprenditori. Questa opera è strategica per la crescita per unire due poli produttivi importanti per la crescita di un’area in cui gravitano quasi 500mila persone, operano oltre 57mila attività produttive che danno lavoro a più di 100mila addetti».
«Agiremo anche a livello nazionale – hanno sottolineato la Presidente Provinciale e il Presidente di Alghero – attraverso la nostra Associazione chiedendo udienza in tutte le commissioni interessate e verso tutti i Parlamentari della Sardegna”. “Porteremo il nostro disagio anche a Bruxelles – ha concluso la Presidente Lai – infatti, con la delegazione di Confartigianato Sardegna, da oggi saremo nella capitale belga per una tre giorni nella quale incontreremo esponenti politici e funzionari, sardi, italiani ed europei, ai quali sottoporremo anche questo problema».