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Le imprese artigiane della Sardegna vogliono dire “Si” allo sviluppo dell’Italia e dell’isola e lo faranno scendendo in piazza il prossimo 13 dicembre a Milano.
Da tutto il Paese, in una manifestazione organizzata da Confartigianato Nazionale, i piccoli imprenditori raggiungeranno il capoluogo lombardo per mandare un messaggio chiaro e positivo al Governo e alle Istituzioni: «Siamo ‘Quelli del sì’ che vogliono mandare avanti l’Italia in Europa e nel mondo, siamo quelli che, dopo gli immani sforzi per uscire dalla crisi, vogliono continuare a produrre ‘valore artigiano’ e provare a compere sui mercati».
Un’iniziativa sostenuta anche da Confartigianato Imprese Sardegna che vuole far sentire la voce degli Associati e dare il senso di quanto sia importante non fermarsi, ma anzi progredire e proseguire nella costruzione delle vie di connessione di cui hanno bisogno le realtà produttive e quindi i lavoratori, le famiglie, il Paese.
«Non siamo contro nessuno, anzi siamo a favore di un futuro di crescita che non ci riporti indietro negli anni bui della crisi – ha sottolineato Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – quindi è necessario che chi è stato votato dagli italiani, ascolti la voce delle imprese e metta in essere politiche a sostegno del mondo produttivo rappresentato per il 98% da artigiani, micro e piccoli imprenditori”. Cominciamo a percepire una “frenata” soprattutto nei lavori pubblici – ha aggiunto– che in Sardegna abbiamo già visto, per esempio, con l’interruzione dei lavori della Alghero-Sassari, con il caso, fortunatamente risolto, del “Fondo periferie” oppure, ancora, dello stop alla modernizzazione della linea ferroviaria Macomer-Nuoro».
Un si, il loro, per nuovi vestimenti nelle infrastrutture materiali e immateriali a efficaci collegamenti nazionali e internazionali, alle grandi opere strategiche, a reti e connessioni, a una pubblica amministrazione che funzioni e sia attenta alle esigenze dei cittadini, a un mercato del lavoro che valorizzi il merito e le competenze, a una giustizia civile rapida ed efficiente e a un’Europa con l’euro moneta comune.
«Vogliamo continuare a sviluppare l’Italia e la Sardegna, creando reddito, occupazione, benessere economico e sociale – ha concluso Matzutzi – e per questo ci batteremo finché non vedremo i risultati concreti. Abbiamo ancora fiducia nel Governo e nelle Istituzioni ma le promesse non bastano più».