Arriva alle fasi conclusive la petizione “ Stop Cibo Falso “ promossa dalla Coldiretti per chiedere alla Commissione Ue di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti assieme ad altre organizzazioni europee.

In questi giorni a Oristano, Cabras, Terralba, Marrubiu, Ales, Mogoro, Simaxis, Santu Lussurgiu e Abbasanta saranno allestiti i banchetti per sensibilizzare la popolazione.

“Ci appelliamo ai cittadini – ha dichiarato il Direttore Provinciale Coldiretti Oristano Emanuele Spanò – perché la loro firma è determinante per salvare il vero cibo 100% italiano e valorizzare i nostri prodotti agricoli, per rendere consapevoli i consumatori ed infine per proteggere la nostra salute”.

“Si è costituito un vero e proprio fronte europeo per la trasparenza – ha aggiunto il Presidente Provinciale Coldiretti Giovanni Murru - che punta a raccogliere un milione di firme in almeno 7 Paesi dell’Unione Europea entro il 2 ottobre prossimo. Un obiettivo a cui Coldiretti lavora da tempo con il traguardo ormai molto vicino che va supportato con un ultimo sforzo. Un impulso fondamentale – conclude il Presidente - per far cambiare finalmente all’Europa le politiche sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola”.