I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Sassari, collaborati da personale delle Compagnie di Sassari, Alghero, Porto Torres e Napoli, nonché del Nucleo Cinofili e Squadrone Eliportato “Cacciatori Sardegna”, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cagliari, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 6 indagati ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti in concorso. Contestualmente, sono state eseguite perquisizioni locali e personali a carico di ulteriori 16 indagati.

Nel marzo del 2015, le attività info-investigative si erano concentrate sulle effervescenze che avevano interessano le piazze di spaccio di Sassari e Porto Torres, dove una serie di contrasti interni tra pusher, riconducibili a debiti insoluti, avevano indotto il mercato a cambiare i canali di approvvigionamento della cocaina.

Il nuovo fornitore, hanno spiegato i Carabinieri, era stato individuato in un personaggio originario di Napoli e domiciliato a Porto Torres, il quale era in grado di assicurare la disponibilità di ingenti quantitativi di cocaina di eccellente qualità.

Gli approfondimenti informativi su quest’uomo avevano dato lo spunto all’indagine odierna, hanno riferito ancora i militari,  incentrata su un sistematico e rimunerativo flusso di cocaina che raggiungeva la Sardegna da Napoli sfruttando il servizio postale.

Soggetto cardine dell’investigazione sarebbe risultato un pregiudicato di origini napoletane e residente a Porto Torres che grazie alle conoscenze personali era riusciuto a creare un canale di approvvigionamento con un pericoloso esponente del Clan “Mazzarella” di Napoli con il quale sarebbero stati stabiliti i dettagli inerenti a prezzo e modalità di trasporto.

Tra i modus operandi accertati dagli investigatori è emerso quello di trasferire sull’Isola la cocaina in confezioni che potevano variare nel peso tra i 250 grammi e il chilogrammo inserendole all’interno di libri voluminosi appositamente scavati nelle pagine in modo da ricavare lo spazio necessario.

Responsabile delle spedizioni, hanno riferito i Carabinieri, era uno degli odierni arrestati, il quale oltre ad occuparsi della preparazione del plico provvedeva al suo invio presso l’Ufficio Postale 12 del capoluogo campano. La destinataria è stata individuata in una donna di Sassari, anche lei destinataria del provvedimento restrittivo, fino a quel momento ignota alle forze di polizia.

Quest’ultima riceveva la cocaina e la custodiva fino all’arrivo dei complici che la prendevano in consegna e la trasportavano in un appartamento ove veniva suddivisa in più involucri, ciascuno destinato a rifornire all’ingrosso alcuni spacciatori della provincia di Sassari nei confronti dei quali sono state eseguite oggi le perquisizioni domiciliari.

Le indagini avrebbero dunque permesso di ricostruire dettagliatamente tutte le spedizioni di droga e le relative transazioni di denaro.

La cocaina, contraddistinta dall’elevatissimo grado di purezza pari all’83%, era destinata a tutto il nord Sardegna ed il traffico stimato in 1 chilo circa alla settimana era in grado di generare un profitto complessivo di oltre 1 milione di euro al mese.

Le ipotesi investigative dei militari operanti, coordinati dalla Direzione Distrettuale, sono state tradotte in richiesta di misura cautelare e condivise dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Cagliari che concordando con la ricostruzione degli inquirenti ha riconosciuto le responsabilità del gruppo criminale che agiva secondo logiche di un vero e proprio mercato articolato su una solida catena di distribuzione.

Il provvedimento restrittivo odierno dispone la custodia in carcere per: Luigi Ronghi, 46enne napoletano residente da anni a Porto Torres; Stefano Dell'Orfano, 33enne originario di Napoli e da anni residente a Porto Torres; Maria Grazia Giordo, 52enne sassarese; Vincenza Filippa Deligios, 60enne sassarese; Michele Assante Di Cupillo, 28enne residente a Napoli; Giuseppe Vatiero, noto “Peppe a basetta”, 57enne esponente del Clan Mazzarella del quartiere “Mercato” di Napoli.

Gli arrestati sono stati associati nelle Case Circondariali di Bancali e Napoli Poggioreale.

Tra i destinatari di perquisizione e tuttora indagati: C.S. 51enne, P.L. 35enne, A.D. 33enne, U.L. 31enne, P.G. 61enne, S.D. 38enne, C.D. 42enne, C.A. 46enne, A.S. 55enne, A.A. 34enne, A.C. 39enne e F.G. 47enne della provincia di Sassari; R.B. 49enne, R.P. 73enne, N.R. 45enne, e C.M. 55enne di Napoli.

Nel corso delle investigazioni sono state già arrestate altre tre persone, nonché sequestrati, complessivamente, 265 grammi di cocaina, 1,250 chilogrammi di marijuana e 51 piante di cannabis indica. 

In alto da sinistra: Assante di Cupillo, Deligios, Dell’Orfano;

In basso da sinistra: Giordo, Ronghi e Vatiero.