"Che c'entra Schettino? Quello è sceso dalla nave. Noi sardi la stiamo difendendo dai continui attacchi di qualche 'pirata' e dalle decisioni ingiuste degli euroburocrati. Con buona pace di chi querela e di chi non si capisce da che parte stia, continueremo a farlo".

Il presidente uscente della Regione e candidato per il centrodestra alle regionali di febbraio, Ugo Cappellacci, replica, sempre a stretto giro di Facebook, alla candidata della coalizione Sardegna Possibile, la scrittrice Michela Murgia, su flotta sarda e richiamo Agcom.

"Murgia aveva annunciato che si sarebbe impegnata in politica, ma sembra che continui a scrivere storie di fantasia. Insulti e accostamenti poco originali sono un evidente sintomo di nervosismo - attacca Cappellacci - Ancora una volta dimostra di conoscere poco la realtà che vorrebbe guidare. Anzitutto perché non esiste nessuna 'multa' che debba essere pagata dai sardi, ma nella peggiore delle ipotesi, qualora i nostri ricorsi fossero respinti, la conseguenza della decisione dell'Unione Europa sarebbe la restituzione da parte di Saremar dei soldi alla Regione. In secondo luogo - prosegue il governatore - perché non arriverà nessuna sanzione pecuniaria dall'Agcom (si chiama così e non Agicom, come scrive lei) né arriverà mai. Forse dovrebbe colmare le sue lacune, se vuole amministrare una Regione".

"Infine comprendo che mi definisca un'pessimo ex armatore' - sottolinea ancora Cappellacci - visto che conoscerà armatori sicuramente più 'bravi' del sottoscritto, ma non altrettanto attenti agli interessi dell'Isola. Temo che quando immagina una nave e scrive 'a noi sardi il compito di rimetterla in piedi', qualcuno le possa rispondere: "iamme".