PHOTO
Il gruppo di comitati Pratobello 24 prosegue nella lotta alla presunta "speculazione energetica delle multinazionali del sole e del vento", interrogandosi sulla democrazia rappresentativa nell'isola ed emettendo un comunicato in cui annuncia l'intenzione di mettere in discussione la legge elettorale sarda. "Da dieci anni è in vigore una legge elettorale che sbarra, inesorabilmente, l'ingresso in Consiglio regionale a qualunque istanza politica fuori dal controllo del sistema partitico consolidato - scrivono in una nota i rappresentanti -. Il risultato è che al potere si è insediata una casta politica assolutamente inadatta ad affrontare i reali problemi della Sardegna, o perché incapace o perché subalterna ad interessi terzi".
"La scelta di non discutere la Pratobello24 ci pone, perciò, al cospetto di un'élite chiusa in se stessa, trincerata nella roccaforte di un palazzo ormai svuotato della rappresentatività popolare - continuano -. È giunta, dunque, l'ora di demolire la gabbia dorata di questo inflessibile apparato: la legge elettorale sarda. È giunta l'ora che cittadini, movimenti civici e organizzazioni politiche e sociali facciano fronte comune per ripristinare una forma di governo effettivamente rappresentativo della rinnovata società sarda, più che mai vitale nella pluralità della sua ricchezza e varietà espressiva".
La mobilitazione continua con incontri, assemblee e Capodanno sotto il Consiglio regionale: "Alcuni di noi stanno organizzando questa iniziativa per tenere viva l'attenzione sulla lotta", spiega infine Davide Meloni, uno dei portavoce della rete del coordinamento dei comitati.