PHOTO
Il Comune di Siliqua ha dichiarato lo stato di calamità naturale in seguito al nubifragio del 26 e 27 ottobre, che hanno causato gravi danni sul territorio. La decisione, deliberata dalla Giunta Comunale, è motivata dalla necessità di rispondere agli effetti di forti precipitazioni che hanno colpito infrastrutture pubbliche, private e il sistema viario del comune.
I danni rilevati includono infiltrazioni e deterioramenti a strutture comunali come il cimitero, campi sportivi, il parco giochi, la comunità alloggio per anziani, il poliambulatorio e l’ecocentro. Anche il patrimonio storico è stato colpito: il Castello di Acquafredda ha subito danni al piazzale e al percorso turistico, ora inagibile. La viabilità risulta compromessa con dissesti e smottamenti lungo diverse arterie principali e strade rurali, danneggiando anche attività agricole e allevamenti.
L’intervento di forze dell’ordine, vigili del fuoco e associazioni di volontariato è stato cruciale per limitare i disagi, ma la situazione richiede ulteriori sforzi per il ripristino delle condizioni di normalità. La dichiarazione dello stato di calamità naturale consentirà al Comune di richiedere supporto economico alla Regione Sardegna per finanziare i lavori di ripristino e garantire una risposta adeguata alla crisi in corso.
“Un evento a dir poco eccezionale che ha visto cadere una quantità d’acqua che non si vede nemmeno in un anno – ha commentato la sindaca di Siliqua Francesca Atzori -. A distanza di ore con più lucidità vedo quanto poco sia quello che ho potuto fare in questi anni per un comune che necessita di interventi di manutenzione. Interventi idraulici importanti che consentano, almeno nel centro abitato urbanisticamente penalizzato ma non solo, di dare alle famiglie un motivo per dormire serene. Faremo però di tutto affinché questa emergenza si trasformi nella opportunità di porre veramente rimedio alle criticità idrauliche”.