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La presidente Alessandra Todde, ha ribadito in modo netto la posizione della Regione sull’annunciato trasferimento di circa 92 detenuti al 41-bis nel carcere di Uta. Intervenendo all’assemblea pubblica organizzata oggi all’interno della casa circondariale “Ettore Scalas”, la governatrice ha espresso forte preoccupazione per l’impatto che un aumento così significativo potrebbe avere sul territorio.
"Non siamo disponibili ad ospitare un numero di detenuti al 41-bis che non è sostenibile né dalla nostra economia, né dalla nostra sicurezza e che vada soprattutto a detrimento dei sardi", ha detto la presidente della Regione.
"Credo sia indispensabile parlarne, sia indispensabile che tutte le posizioni vengano rispettate e la nostra posizione è cristallina - ha osservato Todde -. Abbiamo detto che siamo una regione responsabile, abbiamo ovviamente un regime carcerario che è quello del 41 bis che è ospitato in diverse carceri della Sardegna, tra cui anche quello di Uta. E quindi siamo ovviamente disponibili a fare il nostro dovere. Ma sappiamo benissimo che questi spostamenti non sono di singoli detenuti ma comportano anche il fatto che si spostino contesti e noi siamo preoccupati. Vogliamo essere responsabili ma allo stesso tempo vogliamo tutelare la nostra economia e il fatto che siamo comunque un contesto sano. Questo modo di vivere noi lo vogliamo mantenere, lo vogliamo difendere, non vogliamo che venga messo a rischio da scelte non condivise", ha concluso la governatrice.


