“Nel periodo dell'inclusione sociale, della condivisione, in cui l’orientamento giurisprudenziale sui divieti di accesso ai cani è molto chiaro, vietare di transitare anche se con cane microchippato, al guinzaglio e rispettosi dell’obbligo di raccolta delle deiezioni, nelle aree, come quella di Piazza Africo, Via Procida o via Castiglione, è a mio avviso, una scelta discutibile”. Lo sostiene Leila Delle Case, referente territoriale di Earth associazione nazionale per la tutela Giuridica della Natura e degli Animali, che commenta i cartelli installati in alcuni parchi e giardini a Cagliari.

Secondo la rappresentante dell’associazione “non è sicuramente un messaggio positivo, né migliora la civile convivenza uomo - animale nel contesto urbano, questa continua contrapposizione, divisione, ghettizzazione che sta degenerando in odio sociale. Un esempio? Si arriva al paradosso che la discarica presente nel parco di via Procida diventa tollerabile, mentre un cane al guinzaglio no. Mi sono recata personalmente per un sopralluogo una settimana fa e ho trovato montagne di rifiuti speciali. Non solo. Lo stesso parco sembra interamente ricoperto da teli pacciamanti di polietilene, il cui utilizzo è già oggetto di segnalazione e allarme a livello europeo per la quantità di microplastiche disperse e le gravi conseguenze sulla salute e sull’ambiente”.

“Dal momento che già vige l’obbligo di guinzaglio e raccolta delle deiezioni (operazione complicata dall’assenza di cestini per lunghissimi tratti), aggiungere divieti così fortemente discriminatori serve solamente disincentivare le adozioni o ridurre le passeggiate quotidiane – sostiene Leila Delle Case – È una dissonanza cognitiva quella che si crea diffondendo messaggi così contrastanti. Da un lato si professa un'attenzione per il benessere animale, le campagne di adozione, dall'altra si impedisce ad una madre, una nonna, una famiglia di andare col cane al guinzaglio insieme ai bambini nella piazza sotto casa”. Per la rappresentante di Earth è “inaccettabile l’indicazione di assicurare i cani all’esterno delle aree, obbligando il detentore a tenere lontano e fuori controllo l’animale, magari anziano, cardiopatico, cieco, come fosse un veicolo da parcheggiare a bordo strada”. 

“Ci aspettiamo - conclude Leila Delle Case dell’associazione Earth - una reale attenzione a queste tutele floro-faunistiche a cui fa riferimento il comma che prevede il divieto di accesso ai cani, quando motoseghe e decespugliatori fanno strage di nidi, nidiacei, ricci, arbusti, alberi e biodiversità. La tutela di determinate zone è certamente apprezzabile e condivisibile ma non deve cadere nella pretestuosità. Siamo comunque fiduciosi nella rivisitazione e aggiornamento di questo regolamento già annunciato giorni fa dalla consigliera Francesca Mulas”.

Nel frattempo l’associazione Earth invia una lettera al sindaco per avanzare proposte e richieste concrete sull’aggiornamento del regolamento riguardante il benessere degli animali e la loro gestione.