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Lunedì 14 aprile alle 18, nel Foyer del Teatro Massimo di Cagliari, Fabiano Massimi presenta “Le furie di Venezia”, opera sulla storia di Ida Dalser, prima moglie di Benito Mussolini. L'evento, in dialogo con Alessandra Meloni e con letture a cura di Alessandra Fanti (dal libro “Fortunate Possibilità”), fa parte del ciclo "Legger_ezza 2025 / Promozione della Lettura" del CeDAC Sardegna, in collaborazione con la Libreria Edumondo e con 6instoria.
Dopo “L’angelo di Monaco” sulla misteriosa morte di Geli Raubal, la nipote di Adolf Hitler e “I demoni di Berlino” sull’incendio del Reichstag, Massimi, già vincitore del Premio Asti d’Appello e del Prix Polar in Francia, si cimenta con un'altra vicenda inquietante legata all'avvento del nazifascismo in Europa.
Venezia, 1934. Mussolini e Hitler si incontrano per la prima volta in una piazza San Marco gremita di camicie nere. Tra la folla, anche l’ex commissario di polizia Siegfried Sauer e il suo compare Mutti, che hanno raggiunto la città lagunare per unirsi alla resistenza antifascista. La speranza è di creare un incidente che sventi il pericolo di un’alleanza tra Italia e Germania. Sauer e Mutti incappano però in un mistero di ben altra portata: nella notte, in gran segreto, Mussolini si inoltra in motoscafo nella laguna. I due riescono a seguirlo fino al largo di San Clemente, dove lo vedono attraccare a un pontile buio e poi entrare, accolto da un uomo in camice bianco, nell’edificio principale dell’isola.
Un’ora più tardi, il Duce torna al motoscafo e riattraversa la laguna per rientrare ai suoi alloggi, visibilmente scosso. Sauer e Mutti decidono di indagare e scoprono che sull’isola c’è un manicomio femminile, e che lì è ospitata una paziente misteriosa di nome Ida Dalser. La sua storia ha dell’incredibile: la donna, infatti, sostiene di essere nientemeno che la prima e unica legittima moglie di Benito Mussolini…
Chi è veramente Ida Dalser? Una folle? Una bugiarda? O una vittima in possesso di informazioni che metterebbero a rischio il Regime? Sauer e Mutti si renderanno ben presto conto che dietro Ida Dalser e le sue accuse inaudite c’è molto, molto di più. C’è l’inimmaginabile.
Il romanzo è un thriller ambientato nell'Italia degli Anni Trenta, tra un fallito attentato contro Benito Mussolini e Adolf Hitler durante la visita del Führer nella città lagunare e un tentativo di scoprire la verità sull'ospite “nascosta” nell'ospedale insieme alle sue scandalose rivelazioni sul capo del governo: tra le righe del romanzo come dalle cronache dell'epoca appare evidente la strumentalizzazione della “follia” nei confronti delle donne (e degli uomini) con opinioni e comportamenti ritenuti non consoni o in questo caso imbarazzanti per il regime.
Fabiano Massimi è nato a Modena nel 1977. Laureato in Filosofia tra Bologna e Manchester, dopo aver lavorato come traduttore e consulente per alcune fra le maggiori case editrici italiane, oggi insegna scrittura creativa nel programma universitario della Scuola Holden. Per Longanesi ha pubblicato L’angelo di Monaco (2020), I demoni di Berlino (2021) e Se esiste un perdono (2023), romanzi tradotti in numerose lingue che gli sono valsi tra l’altro il premio Asti d’Appello in Italia e il Prix Polar in Francia.