Il 30 aprile 2025, alle ore 10:30, si terrà una cerimonia speciale di intitolazione del piazzale di fronte al Comando Stazione Carabinieri di Monserrato al Maresciallo dell'Arma dei Carabinieri Paolo Mero. L'evento, che vedrà la partecipazione delle autorità militari e civili, mira a celebrare il legame profondo tra l'Arma e la comunità di Monserrato, così come a onorare l'eredità di un uomo che ha rappresentato con fierezza la sua terra natale. Questa decisione di dedicare lo spazio antistante la stazione dei Carabinieri al Maresciallo Mero sottolinea un'identità condivisa che va oltre il singolo individuo, diventando un simbolo di appartenenza e impegno reciproco.

Chi era il Maresciallo Paolo Mero

Nato il 4 maggio 1959 a Monserrato, Paolo Mero si unì all'Arma nel 1978 dopo aver completato la sua formazione presso la Scuola Allievi Carabinieri di Roma e il II Battaglione di Iglesias. Nei primi anni di servizio, ha svolto compiti operativi presso le Stazioni di Marrubiu, Riola Sardo e Serramanna, dove ha perfezionato le sue abilità investigative e ha instaurato un forte legame di fiducia con la comunità locale.

Nel 1988 è stato nominato comandante della Stazione di Samassi, distinguendosi per la sua professionalità, iniziativa e grande umanità, qualità che gli hanno valso numerosi riconoscimenti da parte dei superiori e delle autorità locali. A partire dal 1997, ha guidato la Stazione di Assemini, ottenendo per il suo reparto il riconoscimento dell'Encomio semplice collettivo come migliore presidio operativo della Sardegna, grazie a un'intensa attività preventiva e alla costante presenza sul territorio, con particolare attenzione alla protezione dei giovani attraverso incontri nelle scuole e programmi educativi sulla legalità.

Durante l'alluvione del 1999, si è distinto per il suo coraggio e la sua dedizione nell'aiutare le famiglie colpite. Il Maresciallo Mero è prematuramente scomparso il 17 gennaio 2000, a soli 40 anni, a causa di un improvviso infarto, lasciando la moglie Anna Elena Cassa, i figli Stefano e Serena, e un'eredità di servizio e dedizione che continua a ispirare sia i suoi colleghi che i cittadini.