L'allerta meteo generalmente è sinonimo di disagi e pericoli, ma c'è chi a Cagliari la invoca a gran voce. Il sindaco Paolo Truzzu è stato infatti tempestato di messaggi sui social da parte di studenti che chiedono l'"allerta rossa", che significherebbe chiusura delle scuole.

Lo stesso primo cittadino ha pubblicato sul suo profilo Facebook alcuni dei tanti messaggi arrivati in chat. "Truzzu mettici l'allerta", è il tormentone fra i giovani, speranzosi forse di strappare qualche giorno di vacanza in più. Una serie di screen tutta da ridere, fra chi si finge allarmato per la situazione meteo, chi ha timore di ammalarsi e chi, più semplicemente, ammette che sarebbe un gran piacere saltare lezione.

"Mi si sta allagando casa, servirebbe una bella allerta", scrive uno studente. "E' pericoloso andare in giro con questo tempo". Poi c'è chi si domanda: "Sta diluviando e l'unica cosa che ci doveva essere e non c'è è l'allerta meteo, come mai?", "L'allerta c'è ma solo quando è rossa si chiudono le scuole. E oggi la protezione civile ha comunicato che non è rossa", risponde il sindaco. "Mi scusi ma a scuola ci devo andare io, non la protezione civile", controbatte il giovane, non rassegnato.

E c'è chi letteralmente prega affinché venga diramata perché "è inammissibile andare a scuola con codesto tempo". E chi ricorda al sindaco il problema trasporti: "Gli alunni pendolari devono percorrere in autobus le strade allagate, non ce la facciamo più!". E ancora, chi chiude un po' di tempo in più da dedicare alla famiglia: "Spero possa capire la rabbia di noi studenti, un giorno in più non ci farebbe male, spero lei possa fare qualcosa per lasciarci un po' più di tempo con le famiglie". 

"Devo dire che mi sono divertito a rispondere a tutti i messaggi di ragazzi e ragazze che in questi giorni di pioggia mi hanno scritto sui social - racconta Truzzu -. Qualcuno mi ha anche scritto su WhatsApp. Tutti però mi 'suggerivano' di diramare un'allerta meteo rossa. C'è chi temeva di ammalarsi, chi ha raccontato storie più o meno plausibili e chi invece mi ha candidamente rivelato che 'per noi studenti è sempre un motivo di grande piacere la chiusura delle scuole'".

"Cosa non si fa per un giorno in più di vacanza", commenta il primo cittadino divertito dalla loro "fantasia e faccia tosta". "Sono sinonimo di intelligenza - è convinto - e mi piace pensare che sia anche un poì merito della scuola".