"Siamo davvero spaventati e atterriti per quanto successo ieri notte, ora ci aspettiamo che vengano fatti i controlli in tutti gli edifici e soprattutto investimenti sulle strutture e sulla manutenzione straordinaria".

Lo hanno detto Giacomo Pisano e Alberto Caocci, rappresentanti degli studenti dell'Università di Cagliari, questa mattina all'ANSA davanti all'edificio crollato in via Trentino. A metà mattina, intanto, è partita la protesta degli studenti davanti al Rettorato, in via Università.

Una manifestazione convocata con un tam tam sui social tra i ragazzi al grido di "Non possiamo rischiare la vita a lezione". "Il corso di studi di lingue era stato spostato un mese fa presso quegli edifici - spiega Davide Piacenza, studente dell'associazione "CercasiDsu" (diritto allo studio) -. Centinaia di persone si sono radunate per chiedere spiegazioni riguardo l'accaduto e per protestare contro la precarietà delle strutture, non può essere considerato un fulmine a ciel sereno, gli studenti e le studentesse da anni studiano in edifici vecchi e maltenuti, è impensabile pensare di andare a lezione e rischiare la vita".

Davanti all'aula crollata, una struttura degli anni Cinquanta che attualmente ospita i corsi triennali di Lingue, questa mattina erano in tanti gli studenti che guardavano atterriti le macerie. L'area è stata transennata, ma a pochi metri continua il via vai dei ragazzi.

"Siamo qui per sapere quali siano state le cause del crollo - riprendono Pisano e Caocci - e qualora vi fossero state delle mancanze da parte dell'ateneo siamo pronti a far sentire la nostra voce, soprattutto per una questione di sicurezza di chi segue le lezioni. Oggi infatti la didattica non si è fermata negli edifici circostanti così come l'aula crollata ieri era frequentata da studenti. Stiamo cercando risposte e vorremmo dare un segnale forte, perché se fosse davvero causato da mancanze dell'ateneo sarebbe inaccettabile e ci mobiliteremo".