"Una bimba di 14 mesi affetta da malattia genetica rara ha bisogno per la sua alimentazione di un sondino. Sondino che viene distribuito presso la farmacia territoriale. È dal mese di marzo di quest'anno che la bambina lo attendeva". E' la denuncia dell'Usb, che questa mattina a Cagliari ha protestato con bandiere e striscioni davanti all'Assessorato regionale della Sanità dopo che un sondino è arrivato in ritardo per le cure di una bambina, con la piccola paziente costretta a un intervento chirurgico.  

"Risultato? Il sondino - afferma Salvatore Drago, in rappresentanza della sigla sindacale - è arrivato ben sette mesi più tardi. Le complicanze dovute alla mancanza anche di un semplice sondino hanno portato la bambina ad essere ricoverata d'urgenza e sottoposta ad una delicatissima operazione chirurgica dal costo ben superiore a quello del sondino. Ma la cosa più importante e deleteria di tutta la faccenda è che, a detta dell'equipe medica, ha messo in grave pericolo la vita stessa della bambina". 

E domanda all'assessore della Sanità, Mario Nieddu: "Osereste voi mettere a rischio la vita di una bambina per risparmiare 300 o al massimo 500 euro (costo del sondino)?". E ancora: "L'ospedalizzazione ora non costa più del sondino?". Tra i temi della protesta anche la gestione delle farmacie delle Aziende Sanitarie Locali. "Reclamiamo il diritto alle cure e agli ausili in tempo debito dei quali tutte le persone hanno bisogno e diritto di ricevere e per una Sanità Pubblica efficace, efficiente ed universale", conclude l'Usb.