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Dopo essere stata scartata dal lavoro in un locale del centro di Cagliari perché transgender aveva denunciato quanto accaduto sui social. "Vado a fare la prova col mio miglior sorriso - racconta -. Termino la prova, va tutto okay, piaccio, loro piacciono a me". Tuttavia, a distanza di due settimane, ancora nessuna notizia, così si rivolge all'amica che le aveva proposto il lavoro. "Lei ammette che io non sono stata assunta non perché non piaccia lavorativamente, ma perché donna trans e quindi giudicata".
Dopo lo sfogo, per Martina Floris, 21enne di Cagliari, sono arrivate due nuove opportunità lavorative. Trattasi di un contratto stagionale in uno dei chioschi sulla spiaggia del Poetto e un tirocinio in un bar di via Dante, ancora nel capoluogo.
"Dopo la mia denuncia sui social e gli articoli di stampa - racconta all'Ansa la giovane - sono successe tante cose, belle e brutte. Mi è arrivata la proposta di tirocinio in un bar in via Dante. Mi ha chiamato la titolare dopo aver letto quanto mi era accaduto. Essendo la prima esperienza, iniziamo con il tirocinio. Poi mi è stato confermato il contratto in un chiosco del Poetto. Ho ricevuto solidarietà da tante persone".
Sui social, invece, "purtroppo, sotto i link degli articoli, è emersa anche la cattiveria e l'ignoranza di tante persone. Sapevo che sarebbe successo - ha spiegato - me lo aspettavo, è la conferma che la discriminazione ancora esiste".
"Sono felice che sia stata data voce a questa storia - aggiunge - sono stata portavoce di una fetta di popolazione molto discriminata. Speriamo di poter continuare a diffondere la conoscenza e combattere l'ignoranza".