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Premuda, 10 giugno 1918. Due imbarcazioni della Marina italiana, il MAS 15 (comandato dal capitano di corvetta Luigi Rizzo col capo timoniere Armando Gori) e il MAS 21 (condotto dal guardiamarina Giuseppe Aonzo), pattugliano la zona in cerca di navi nemiche. Alle 3:15 scorgono una nuvola di fumo, che si scopre provenire da due grosse corazzate scortate da dieci cacciatorpediniere.
Approfittando della luce incerta, con eroico sprezzo del pericolo, i due MAS si dirigono furtivamente all'intercettazione. Due siluri, due alte colonne d'acqua e uno sbuffo di fumo: il Capitano Rizzo ha colpito la Szent István, che poco dopo affonderà.
Un malfunzionamento dei siluri di Aonzo impedisce l'affondamento dell'altra corazzata, la Tegetthoff.
I valorosi marinai, inseguiti dalle torpediniere austro-ungariche, riescono a mettersi in salvo e rientrano ad Ancona. L’impatto dell'azione, in termini psicologici, ma soprattutto strategici, è notevole: il canale d'Otranto -almeno per stavolta- è salvo.
105 anni dopo, si festeggia ancora quella data, scelta come simbolo per la Giornata della Marina Militare.
A Cagliari, il Comando Marittimo Autonomo Ovest - comandato dal Contrammiraglio Enrico Pacioni - ha aperto le visite al pubblico del rimorchiatore portuale e della nave Aringhieri del Corpo delle Capitanerie di porto, ricevendo anche la visita di diverse scolaresche.
A conclusione dei festeggiamenti, nella serata di ieri, lunedì 12 giugno, presso il piazzale antistante l'Ammiragliato, i ragazzi del Conservatorio Palestrina di Cagliari, diretti dal Maestro Alberto Pollesel hanno tenuto un concerto, spaziando da Beethoven a Shostakovich, da Strauss a Ketèlbey.
Presenti alla serata le più alte autorità, in rappresentanza degli altri Corpi dello Stato, ma anche la direttrice del Conservatorio di musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, Aurora Cogliandro, e il presidente Aldo Accardo.
''Benvenuti a bordo di Marina Ovest, il più recente comando della Marina Militare italiana. Ringrazio ognuno di voi per la partecipazione a questa serata di musica". Con queste parole il Contrammiraglio Pacioni ha voluto accogliere gli ospiti, procedendo poi a spiegare l'importanza geostrategica dell'Isola e del porto di Cagliari: "L'ultimo anno, lungo la rotta Gibilterra-Suez, sono passate circa 52 mila imbarcazioni; nel momento in cui anche solo il 10 percento si ferma a Cagliari per rifornirsi, parliamo di 5200 imbarcazioni, che alimentano tutta la catena produttiva e dei servizi della città".
La Marina è capace di operare in tutti e cinque i domini, spazio compreso. La sua presenza in Sardegna è importante non solo in termini "fisici" e di effettivi, ma soprattutto di risultati: 471 persone salvate, 1810 illeciti amministrativi , 3 tonnellate di prodotti non conformi sequestrate, 35 progetti esecutivi (per un totale di 17 milioni di euro), 42 mila ordigni inesplosi rimossi, garantendo la sicurezza di pescatori ed utenti del mare (100 chili di tritolo, infatti, anche se risalenti a 70 anni fa esplodono -con molta attualità- in un secondo), parecchi interventi a contrasto della pirateria.
E ancora, 26 fari -12 nella Sardegna meridionale e 14 in quella settentrionale- che aiutano la navigazione di civili e militari, il centro trasmissioni radio in bassa frequenza di Tavolara, la scuola sottufficiali della Maddalena (fresca della formazione di 1700 e più allievi). Giusto un assaggio della potenzialità e della dedizione al paese da parte della forza armata che ha per motto "Patria e Onore" e per elemento la "grande illusione del mare, moltiplicata nella sua sequela di pericoli, sprovvisto di legami, che si annulla e si ricompone per diventare dopo la pura ombra di sé stesso".
Nella splendida cornice del molo Ichnusa, affacciato sul golfo di Cagliari, mentre il sole cominciava ad abbracciare gli antistanti monti, tingendo il paesaggio di rosa-arancio, risuonano le note sapientemente arrangiate dal Maestro Pollesel ed eseguite dalla sua classe di Esercitazioni Orchestrali. D'altronde "Musicista e marinaio sono simili: svolgono un'attività che richiede disciplina, pazienza, dedizione e passione". Fidatevi, parola di marinaio... e di contrammiraglio!
Concluso il concerto, un sorvolo di fenicotteri e gabbiani -talmente bello da sembrare organizzato- accompagna la lettura della Preghiera del Marinaio, seguita dalla suggestiva cerimonia dell’ammainabandiera.
La serata si conclude presso il circolo ufficiali, con un rinfresco a base di prodotti del territorio organizzato da Coldiretti Sardegna.