"Da più di 100 giorni, uno sgradevolissimo inconveniente igienico-sanitario su area comunale, causato da una fognatura a cielo aperto, sta creando disagi a quanti abitano nelle palazzine popolari di via Quintino Sella n. 98, che si affacciano su un’ampia area cortilizia che rasenta la spina di palazzi di via Flumentepido ed è accessibile anche dalla vicina via Serbariu, anch’essa, di conseguenza, gravata dal medesimo problema. Gli inconvenienti causati dalla fognatura a cielo aperto in trattazione, sono particolarmente sentiti nel quartiere di Is Mirrionis, San Michele, Sant’Elia e altri ancora, ma, in questo caso specifico, coinvolge ogni giorno e rende difficile la vita di un centinaio di persone che abitano nei 4 palazzi popolari tra via Flumentepido e Serbariu, ai piedi del colle di San Michele. Ed anche di innumerevoli passanti costretti a tapparsi il naso per gli sgradevoli miasmi".

Così in una nota il consigliere comunale di Cagliari Marcello Polastri, che ha presentato un'interrogazione sui problemi igienico-sanitari. "Quel che sorprende - ha aggiunto -, è il fatto che non ci troviamo dinnanzi ad un caso di tipica e/o classica ostruzione fognaria condominiale, bensì, della già avvenuta disostruzione e Autospurgo, per ben 3 volte, dello stesso impianto, a spese dei privati ma che, in quanto “rotto”, necessita di interventi lavorativi, sul marciapiede e sull’area cortilizia pubblica dei quali possono farsi carico i cittadini".

"La perdita idrico-fognaria - prosegue il consigliere- ha creato e ha continuamente alimentato un inconveniente igienico sanitario non affatto su strada, bensì “su cortile” interno, di proprietà pubblica, come tale liberamente accessibile a chiunque, data l’assenza di cancelli (rubati?) e con varchi perennemente spalancati e incontrollati. Lo scarico rotto, infatti, anche in questo momento, sta riversando ettolitri di feci e di urina contenuti in acque nauseabonde. Il rischio per la salute pubblica si accompagna alla crescita di erbe infestanti"

"Di conseguenza - spiega Polastri -, del succitato cortile è venuto a mancare l’uso, perché un grande pantano rende impossibile parcheggiare auto e il passaggio dei pedoni, men che meno, dei disabili in carrozzina. In questo contesto, lo scorrere dei liquami alla base delle palazzine rende il piano di calpestio pericolosamente scivoloso e le acque nere, oltretutto, hanno fatto il loro accesso in alcune cantine, rendendole impraticabili nonostante i condomini paghino, in modo regolare, il fitto casa anche per usare questi spazi. Si evince che, data la presenza di pozze nel cortile, sia considerevole la crescita di erbacce e di alberi infestanti, della specie “Alianthus altissima”, dichiarate “specie aliene” (vedasi gli abbattimenti di via Cammino Nuovo), nel caso di via Flumentepido, però, verosimilmente alimentati da fogne a cielo aperto".

"È una situazione effettivamente preoccupante - conclude -, ed è difficile, per quanti risiedono, tenere aperte le
finestre dato il lezzo sgradevole. con l’avvicinarsi della stagione più calda dell’anno, è probabile un aggravio dei disagi tra le  temute proliferazioni di zanzare e scarafaggi, nonché l’aumento degli odori sgradevoli sprigionati".