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Benedetta dal Papa dopo aver cantato per lui a Cagliari in occasione della recente visita pastorale in Sardegna del Pontefice, Maria Giovanna Cherchi si può dire che sia entrata davvero nelle corde del Vaticano e non solo con la sua splendida e inconfondibile voce.
Oltre che interprete delle nostre più antiche tradizioni canore, è anche un'insegnante di religione molto amata dai suoi alunni, al punto da non poter dire di no di fronte a ciò che lei leggeva da tempo nei loro occhi. “Li ascolto spesso in silenzio e dal giorno dell’elezione di Papa Francesco ho colto il desiderio nel loro sguardo e nelle loro parole di vedere il Santo Padre”, dice con orgoglio Maria Giovanna.
Detto e fatto. C’è voluto il tempo, naturalmente, di avviare la burocrazia vaticana che però in questo caso è stata non poco agevolata dall’ ”intercessione” nientemeno che del Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, Monsignor Angelo Becciu di Pattada. Insomma, un incontro tra sardi ed è fatta. Domani mattina, anche grazie all'impegno del preside Antonello Pilu, in piazza San Pietro alle ore 10.00, all’udienza generale del mercoledì, davanti a Papa Francesco ci saranno pure loro, gli alunni della seconda classe dell’Istituto Comprensivo di Bolotana. I protagonisti sono loro, ma, c’è da giurarci, genitori, amici e parenti, compagni di scuola (in pratica tutta la comunità) saranno in festa e intimamente orgogliosi davanti ai teleschermi per vedere se e quanto i ragazzi riusciranno a emozionarsi davanti al Papa che tanto amano e che tanto volevano vedere.
Alle ore 12.00, la visita continuerà con un altro incontro importante. Sarà, infatti, Monsignor Angelo Becciu a ricevere alunni e docenti. “Non mancheranno, naturalmente”, tiene a sottolineare Maria Giovanna Cherchi, le consegne dei doni tipici della comunità di Bolotana”. Sarà sicuramente una giornata memorabile per i ragazzi che dopo la visita dal Papa rientreranno con sensazioni e sentimenti più ricchi di contenuti per l’esperienza vissuta in un giorno così intenso. Sarà, però, un evento importante anche per tutti i sardi, perché, in questo caso, gli alunni in vaticano rappresentano la Sardegna e la soddisfazione e l’orgoglio deve essere di tutti noi.