PHOTO
Il tribunale di Nuoro conferma la legittimità degli slacci dell'acqua delle utenze plurimorose. Ne dà notizia Abbanoa, il gestore delle risorse idriche in Sardegna.
I giudici si sono espressi sul caso di un cliente di Siniscola proprietario di un'abitazione e tre appartamenti a Budoni, che aveva fatto ricorso in seguito allo slaccio della fornitura idrica perché risultava insoluta una cifra di oltre 8mila euro per consumi che vanno dal 2012 al 2015.
I giudici che in un primo momento avevano concesso il ripristino dell'erogazione con un provvedimento d'urgenza, hanno revocato ora la sospensiva consentendo all'ente gestore di procedere allo slaccio finché il cliente non regolarizzerà la propria posizione e lo ha condannato a pagare 1.260 euro di spese legali in favore di Abbanoa.
Il cliente di Siniscola si era opposto nel luglio scorso allo slaccio, sostenendo che le bollette fossero errate, che il contatore fosse difettoso e di non avere ricevuto comunicazioni sull'imminente chiusura dell'utenza.
Per questi motivi ad agosto il tribunale gli aveva concesso il ripristino momentaneo dell'erogazione. Si trattava di un provvedimento d'urgenza prima di sentire la controparte.
Quando i giudici sono entrati nel merito del contenzioso è emerso che da parte del cliente non c'erano state mai segnalazioni su un eventuale malfunzionamento del contatore o mancata ricezione delle bollette. Abbanoa dal canto suo ha dimostrato di aver seguito le procedure previste per la messa in mora e lo slaccio delle utenze morose.
"Il mancato pagamento delle somme dovute in relazione ai consumi effettuati - si legge nel dispositivo del tribunale di Nuoro - costituisce grave inadempimento della prestazione a carico dell'utente".