Questa mattina gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Nuoro e del Commissariato di Orgosolo, al termine di una vasta operazione della durata di un anno, finalizzata al contrasto delle rapine ai furgoni portavalori, dello spaccio di sostanze stupefacenti e della detenzione illegale di armi da guerra, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro persone. 

 

Si tratta di Francesco Miscera, 25enne di Orgosolo, con precedenti penali, Gavino Carta, di 22 anni, di Orgosolo con precedenti penali per droga e reati contro il patrimonio, Simone Musina, di 22, residente a Mamoiada, già detenuto presso la Casa Circondariale di Nuoro “Badu ‘e Carros” per detenzione illegale di armi da guerra; Pasquale Buffa, di 25, di Orgosolo con precedenti penali per rapina.

 

Per Franco Porcheri, 50enne di Nuoro, incensurato, sono invece scattati gli arresti domiciliari.

Agli arrestati sono stati contestati svariati reati: dallo spaccio di sostanze stupefacenti, di tipo marjuana e cocaina, alla detenzione e porto abusivo di armi anche da guerra, nonché furto di autovetture e motocicli, reati commessi nel territorio di Nuoro e Orgosolo a partire dal settembre 2015.

 

Tra gli arrestati figurano Franco Porcheri, Sebastiano Puddu e Gavino Carta, autori, secondo quanto accertato dagli investigatori, della rapina simulata ai danni del furgone porta tabacchi, compiuta lo scorso 10 maggio 2016 a Orgosolo, nel corso della quale vennero asportati 8 colli di sigarette per un valore complessivo di 16 mila euro.

 

Nel corso delle operazioni odierne sono state eseguite anche 15 perquisizioni domiciliari presso le abitazioni degli indagati che hanno consentito di sequestrare materiale e documenti utili al prosieguo delle indagini.

 

Tra i perquisiti anche il titolare di una nota carrozzeria di Oliena, indagato per favoreggiamento per aver aiutato, secondo la Polizia, alcuni degli arrestati a sottrarsi alle attività tecniche, bonificando i loro mezzi. 

 

L’operazione, fanno sapere gli investigatori, si collega temporalmente anche ai recenti sequestri di sostanza stupefacente: il 13 settembre 2016 a carico di Gavino Carta, che aveva avviato una florida piantagione composta da 60 piante di canapa indiana, e a carico di Giuseppe Biscu, arrestato poiché trovato in possesso di una pistola semiautomatica da guerra SIG P210 del tipo in uso alle forze dell’ordine svizzere nonché di una carabina ad aria compressa marca GAMO calibro 4,5, palesemente alterata.