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Il Mezzogiorno cresce una volta e mezzo più veloce del Settentrione (+2,89% contro +1,77%), ma al Sud il reddito pro-capite è quasi la metà del Nord-Ovest. Sorride Viterbo, città dove il benessere medio cresce maggiormente (+4,85%), Milano prima per ricchezza prodotta a testa (65.721 euro). Il settore più in ascesa è l’agricoltura (+10,25%), male la manifattura (-4,10%). È quanto emerge dall’analisi realizzata dal Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere sul valore aggiunto provinciale a valori correnti del 2024 che tiene conto dell’ultima revisione di contabilità nazionale effettuata dall’Istat e diffusa nello scorso mese di settembre. L'agricoltura, come emerge dal report, nonostante la crescita genera appena il 2,23% della ricchezza prodotta.
SARDEGNA IN CRESCITA
A livello regionale, i trend migliori sono quelli di Sardegna (+3,74%), Puglia (+3,13%) e Calabria (+3,12%). Quella di Viterbo, invece, è la provincia che fa registrare il risultato migliore (+4,85%), seguita da Imperia (+4,29%) e Foggia (+4,22%).
Ma la ricchezza pro-capite prodotta al Nord (40.158 euro) è nettamente superiore a quella di Centro, Sud e Isole. Il Meridione si ferma infatti a 22.353 euro. A Milano il risultato migliore con una ricchezza media di 65.721 euro a testa (quasi il doppio della media nazionale di 33.348 euro). Cifre raggiunte attualmente in Europa da appena 19 “province” dell'Ue (di cui 11 tedesche).
IL SUD SALE, MA IL NORD RIMANE DISTANTE
“I dati del valore aggiunto dipingono un quadro in chiaroscuro. Il Sud conferma segni positivi di dinamicità ribaltando lo stereotipo di un’area strutturalmente in ritardo rispetto al resto del Paese. Ma il gap con il Nord resta ampio e la ricchezza prodotta per abitante nel Mezzogiorno rimane decisamente inferiore". Lo ha dichiarato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “Preoccupa, inoltre, la flessione della manifattura, segno di una difficoltà che i dazi e le tensioni sull’export potrebbero accentuare con un impatto rilevante sul Pil – ha aggiunto –. Anche per questo è quanto mai urgente una vera politica industriale capace di valorizzare le specificità territoriali e di rimuovere gli ostacoli alla competitività, a partire dal costo dell’energia ancora notevolmente più alto rispetto ai concorrenti europei”.
SUD SARDEGNA FANALINO DI CODA
La ricchezza prodotta pro-capite, dunque, resta solida al Settentrione, in particolare nel Nord Ovest. Il Trentino-Alto Adige/Südtirol è la regione più ricca con 48.869 euro a testa, seguito da Lombardia a 45.019 euro e Valle d’Aosta a 43.463 euro. A livello provinciale, dietro Milano si trovano Bolzano (55.065 euro) e Bologna (45.125 euro).
A chiudere la classifica sono Agrigento (18.220 euro), Cosenza (18.166 euro) e Sud Sardegna, maglia nera con appena 18.140 euro.

