Non è solamente una storia a lieto fine quella che Gianfranca Pintus, pedagogista dell’Osservatorio Cybercrime Sardegna, ha scritto e disegnato per rassicurare i bambini. Ma è anche un monito per gli adulti che, confusi dalla paura e quindi non ancora in grado di comprendere la gravità della pandemia, continuano a uscire per fare una passeggiata o compiere attività non strettamente necessarie.
Prendiamoci cura dei bambini che risentono di questa difficile situazione: lo spiega con attenzione Luca Pisano, direttore dell'Osservatorio Cybercrime Sardegna, in un post sui social che mette in evidenza alcune semplici e basilari regole per i nostri bambini. 

Evitiamo di esporli ai telegiornali perché capiscono tutto o in modo distorto, soprattutto quando vedono i genitori preoccupati. Aiutiamoli a esprimere il loro pensiero sulla pandemia quando affermano ad esempio “Questo Coronavirus mi ha scocciato”. Facciamo capire che provare angoscia è normale e che le tensioni interne è possibile ridimensionarle parlandone con i genitori
Organizziamo la loro giornata con impegni fissi e prevedibili in modo che sentano sicurezza nella ripetizione delle attività.

E soprattutto giochiamo, ridiamo, cantiamo, balliamo e pratichiamo attività motoria dentro casa. Non dimentichiamoci poi di metterli quotidianamente in contatto con i compagni di classe e gli amici. Online si possono trovare App gratuite per la teleconferenza che permettono di ospitare 30 e più bambini alla volta.

Per scaricare il libretto clicca qui:

https://www.comune.cagliari.it/cmsresources/cms/documents/w_perche_non_possiamo_uscire.pdf.pdf.pdf?fbclid=IwAR0WhbDEbiFtaEJSbQwJyi5BIp22B4i4mjggHJiNFH-J7bl5-tbOLqBnWB4

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