PHOTO
“Iniziative di questo genere, che coniugano cultura, tradizioni ed enogastronomia, sono indispensabili per destagionalizzare il turismo in Sardegna, non possiamo pensare di sostenerci solo col turismo balneare”.
Sono queste le parole pronunciate dall’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, nel corso della conferenza stampa di presentazione della ventitreesima edizione di “Autunno in Barbagia”, manifestazione organizzata dalla Camera di commercio di Nuoro e dall’Aspen (azienda speciale dell’ente nuorese)
L’edizione 2019 partirà il 7 e 8 settembre a Bitti mentre Oliena ospiterà la manifestazione il 14 e 15, Austis e Orani il 21 e 22.Il 28 e 29 settembre sarà la volta di Dorgali, Sarule e Tonara, la patria del torrone.
Il 5 e 6 ottobre ci si spostera a Gavoi, Lula e Meana Sardo, il 12 e 13 a Lollove, Onaní, Orgosolo, il 19 e 20 a Belví, il 26 e 27 ad Aritzo e Ottana il 26 e il 27.
1, 2 e 3 dicembre le tappe a Desulo e Mamoiada il 9 e il 10 novembre Nuoro e Tiana, il 16 e 17 Atzara, Olzai e Ovodda, il 23 e 24 Ollolai e Orotelli. il 30 novembre e 1 dicembre si andrà a Gadoni, Oniferi e Teti, il 7 e l’8 Fonni e Ortueri, per arrivare alla tappa conclusiva, il 15 e 15 dicembre, a Orune.
All’ultima edizione hanno preso parte circa 500mila persone e coinvolte migliaia di aziende: “Il valore culturale di questo evento consente di trasformarlo in un importante ritorno economico per i territori che lo ospitano – ha aggiunto l’assessore Chessa -. Dobbiamo far conoscere la Sardegna in tutto il mondo, fidelizzando il turista, anche grazie ad importanti azioni di comunicazione e di marketing, decisive per lo sviluppo dell’intera economia sarda. Dobbiamo fare sistema, unendo tutte le forze socioeconomiche isolane, perché solo così si potranno raggiungere grandi risultati”.