Alle nove meno un quarto di giovedì due luglio ad Austis un rapinatore solitario ha fatto irruzione nell’ufficio postale di via Roma, ha puntato la pistola contro il dipendente e si è fatto consegnare i soldi presenti nella cassa. In preda al panico il responsabile dell’ufficio ha immediatamente consegnato il denaro disponibile. 

Magro il bottino: appena 300 euro. Nel piccolo centro del Mandrolisai dall’inizio dell’anno è stata definitivamente chiusa la caserma dei Carabinieri e alla guida dell’amministrazione comunale c’è il  commissario prefettizio, dal momento che in occasione delle ultime  elezioni non è stata presentata alcuna candidatura. La notizia della rapina ha fatto immediatamente il giro del paese e ora è alta la  preoccupazione degli abitanti. 

La gente confida nella speranza che le istituzioni non abbandonino ulteriormente un territorio già di per sé in crisi e in preda alle  difficoltà. Ieri mattina, all’ora della rapina, oltre al dipendente postale si trovavano nell’ufficio due clienti. L’orologio segnava le 8.45, quando il rapinatore è entrato con il volto coperto dal passamontagna e con in un pugno una pistola.

Il malvivente è andato dritto verso l’impiegato e gli ha puntato l’arma contro,  intimandogli di consegnare immediatamente tutto il denaro disponibile. In quel momento nelle casse delle Poste erano custoditi soltanto 300 euro. Una volta consegnato il denaro il rapinatore si è dato alla fuga nelle campagne del paese facendo perdere le sue tracce.

È stato lanciato subito l’allarme e sul posto sono intervenuti i carabinieri delle stazioni di Teti, di Sorgono e i militari del nucleo operativo guidati dal capitano Andrea Di Nocera, comandate della compagnia di Tonara. In pochi minuti è scattata la caccia all’uomo in tutto il territorio circostante. L’ufficio postale di Austis è dotato delle telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso l’intera scena della rapina. Le immagini ora sono al vaglio degli inquirenti.

Gli abitanti di Austis ricordano che l’ultima rapina nel paese è stata compiuta circa otto anni fa quando i malviventi per nascondere il volto avevano usato i caschi da motociclisti.  Anche allora avevano fatto irruzione nell’ufficio postale di via Roma, ma erano fuggiti a mani vuote. In tanti oggi si sentono più che mai abbandonati dalle istituzioni. Ultimamente, oltre alla soppressione della caserma dei Carabinieri, sono state chiuse anche le scuole elementari.

La comunità di Austis è preoccupata per il suo futuro, a causa dello spopolamento e soprattutto per effetto dei tagli sempre più incisivi delle spese che vanno a penalizzare i servizi e in questo caso la sicurezza di un territorio.