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Le udienze preliminari non si faranno.
A Febbraio si partirà direttamente con il processo ai danni dei genitori e della zia del ragazzino di 11 anni segregato nella sua casa ad Arzachena.
La decisione è stata presa nel pomeriggio dal gip del tribunale di Tempio Caterina Interlandi. Il magistrato ha accolto la richiesta dei pubblici ministeri Luciano Tarditi e Laura Bassani. Il gip ha preso questa decisione dopo che le ammissioni fatte dalla zia nell’interrogatorio di qualche settimana fa.
La zia, difesa dall’avvocato Angelo Merlini, ha detto che le sue azioni servivano a educare l’11enne perché ritenuto troppo vivace. Anche la mamma avrebbe punito il minore mentre il padre non si sarebbe mai opposto o avrebbe evitato che il figlio venisse maltrattato.
Gli imputati dovranno rispondere di maltrattamenti e sequestro di persona per le punizioni inferte al ragazzino.
La vicenda era stata denunciata dalla stessa vittima che era riuscita a lanciare l’allarme al 112 con un telefonino. A testimoniare il tutto i diari segreti del minorenne dove aveva trascritto il suo dolore.