L'Unione Sindacale di Base (USB) ha proclamato lo stato di agitazione: “Le gravi carenze nell’organico del personale OSS oramai hanno raggiunto numeri inaccettabili. Prova del caso è la mancata diramazione dei turni per il mese giugno nei reparti di chirurgia d’urgenza e ortopedia. Circostanza orami ricorrente, proprio per l’impossibilità di assegnare il giusto numero degli operatori nei turni giornalieri e notturni”.

Il sindacato spiega: “Dalla disamina della programmazione dei servizi del 2024, nei medesimi reparti, si è passati da 26 operatori utilizzabili a 20, dei quali 1 è assente oramai da quasi 2 anni, 1 da oltre tre mesi, 1 con limitazioni funzionali e 5 con l’esonero delle notti. Appare quindi evidente che sul personale rimanente gravi una condizione di lavoro ben oltre i limiti di sostenibilità e tenuta psico-fisica e che il servizio assistenziale erogato risenta qualitativamente con grave pregiudizio dei piani assistenziali necessari”.

L'Unione Sindacale di Base non nasconde la preoccupazione per l’imminente stagione estiva: “Ancor più con l’arrivo della stagione estiva, in cui l’utenza statisticamente aumenta in modo esponenziale e le problematiche delle condizioni lavorative sono destinate ad acuirsi. Nonostante tale situazione l’Amministrazione non ha ritenuto opportuno prorogare i contratti a tempo determinato cessati e in scadenza, annunciando alternativamente nel marzo scorso, l’intento di pubblicare un bando di stabilizzazione. Ad oggi siamo ancora in attesa”.

La USB comunica che “le gravi condizioni lavorative degli Operatori Socio Sanitari sono state segnalate più volte e stanno, oltremodo, creando pregiudizio anche alle loro condizioni di salute. Fatto per cui nel persistere delle criticità sarà costretta a interessare gli organi di vigilanza sanitaria. È gravissimo che la oramai endemica carenza d’organico non trovi la giusta attenzione risolutiva neanche nelle analisi prodotte dagli organi istituzionali regionali, preposti a individuare e ad adottare gli atti normativi e a individuare le risorse necessarie per gli interventi che si richiedono”.

Pertanto, il sindacato comunica: “Stante la gravità delle condizioni in cui si trovano a operare i lavoratori e le lavoratrici dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, viene indetto da subito lo stato di agitazione del personale interessato al quale se necessario seguiranno ulteriori azioni di lotta non esclusa l’avvio della procedura per lo sciopero”.

In riferimento a una nota del sindacato Usb, l’Aou di Cagliari dichiara: “L’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari conferma quanto l’Usb sa perfettamente: si procederà alla procedura di stabilizzazione per la copertura dei posti che si renderanno vacanti, nei limiti della dotazione organica”.