Un sole splendente si è fatto largo tra le nuvole, giovedì e sabato scorsi, per associare anche il sorriso del bel tempo a quello di tutti i partecipanti agli eventi organizzati ad Alghero dalla “Rete delle Donne APS Alghero” e il “Comitato di Area di Sant’Agostino”,nel quadro della Giornata internazionale della donna e della campagna One Billion Rising Italia (per il decimo anno consecutivo ad Alghero) per dire No alla violenza di genere.

In particolare, l’OBR, la danza sulle note del brano “Break the Chain”, spezza le catene, che unisce le donne di tutto il mondo, per il 2024  è dedicato alla libertà. “È un appello”,  si legge nel comunicato della “Rete”, “a iniziare a creare un nuovo mondo libero dalla violenza e rivendicare un mondo di uguaglianza, di giustizia, di solidarietà”.  

Il primo appuntamento ha avuto luogo il giovedì mattina nell’area antistante l’IPIA, con gli studenti anche dell’IPSAR, uniti in una giornata tesa a un sempre maggiore rafforzamento delle difese dalle violazioni dei diritti delle donne, senza soluzione di continuità. Una novità molto apprezzata dai ragazzi è stata la compagnia in musica con le melodie e i ritmi anch’essi “rivoluzionari”, accostati al tema delle rivendicazioni di genere, delle launeddas di Dante Tangianu e del sassofono di Francesco Pes.  

Il sabato pomeriggio, reso luminoso da un cielo terso e da un contorno di colori (dominanti il rosso e il nero), canti, musiche e spensierata allegria dei bambini,  tutta l’area del Largo San Francesco, con la possente quanto viva e attraente Torre di San Giovanni che sembrava gioire essa stessa della tanta felicità creatasi intorno,   è stata trasformata, con un imponente flashmob collettivo,  in una enorme pista da ballo che ha visto protagonisti, in tutto il loro entusiasmo e splendore, le bambine della scuola di danza Arte e Movimento Gildanza, unitamente alle scuole di danza Danzare Tredance, Arte&Movi e Dance&Projet.

Parte attiva dell’evento, anche RDR Sardegna, una radio sociale regionale con sede ad Alghero – coordinata da Anna Chiara Achilli e Rita Mele – che vede nel ruolo di protagonisti i ragazzi che nell’ampio circuito della solidarietà e della comunicazione, ritrovano in chi sta loro vicini, la più bella ed efficace risposta dell’infinita schiera di coloro che nella vita sventolano in silenzio la bandiera dell’amore per il prossimo.

Tutto intorno, a fare da cornice, un folto pubblico e rappresentanti delle istituzioni, collettivamente coinvolti con grande empatia dagli interpreti e da quei temi del giorno particolarmente toccanti e al centro dell’evento. Tra questi, uno di particolare intensità emotiva, attuale e allo stesso tempo di grande dolore, legato a un episodio di violenza che ha rievocato la stessa presidente della “Rete” Speranza Piredda. “Ieri, Giornata internazionale dei diritti della donna, eravamo a Tempio per dare solidarietà a due ragazze vittime di stupro di gruppo che hanno avuto il coraggio di denunciare e a tutte le donne che vengono rivittimizzate, con domande vergognose, nel tribunale dove si svolge il processo. Il fenomeno si chiama rivittimizzazione secondaria e cioè far rivivere alle vittime una seconda volta la violenza, qualche volta anche una terza”.

L’incontro del pomeriggio è stato preceduto, la mattina, da una ricca manifestazione in Largo Guillot, dove hanno trovato spazio e apprezzamento le danze, la lettura di brani, i racconti di storie e le bellissime coreografie di 400 ragazzi e ragazze degli Istituti d’Istruzione Superiore "Enrico Fermi".